Considerazioni sui cambiamenti climatici

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La Terra è attualmente in una fase di riscaldamento. Nell’ultimo secolo la temperatura media terrestre è aumentata di 0.6°C. Negli ultimi due decenni il tasso di riscaldamento del globo appare accelerato e la maggior parte della comunità scientifica prevede che il mondo continuerà a riscaldarsi nel corso del 21°secolo. Questa tendenza al riscaldamento dev’essere motivo di preoccupazione? Dopo tutto, il nostro mondo è stato testimone di periodi di caldo estremo durante la sua storia, come ai tempi dei dinosauri. Il pianeta Terra ha anche attraversato numerose ere glaciali, alternando almeno 11.000 anni di cicli negli ultimi milioni di anni. Quindi il cambiamento è forse l’unica costante nei 4,5 miliardi di storia del pianeta.  Gli scienziati hanno però constatato che il globo si sta surriscaldando ad una velocità maggiore di quanto non sia accaduto in passato, e probabilmente gli esseri umani hanno una grande responsabilità in tutto questo. A partire dalla rivoluzione industriale, iniziata a metà del 1800, gli esseri umani hanno raggiunto la grandezza di una forza geologica in termini di ambiente, tanto da poter cambiare la capacità e l’impatto del suo sistema climatico. Dal 1900, la popolazione umana è raddoppiata e potrebbe addirittura raddoppiare entro breve termine. Oggi, più di 6,5 miliardi di persone abitano il nostro mondo. Bruciando quantità crescenti di carbone e petrolio, abbiamo raggiunto livelli di anidride carbonica nell’atmosfera del 30% in più. Attraverso gli isotopi del carbonio sappiamo come una grande parte di questa anidride carbonica sia proprio prodotta dalle attività industriali. L’anidride carbonica è un “gas serra” che intrappola il calore in prossimità della superficie, risultando tuttavia fondamentale per la vita sulla Terra. Gli esseri umani stanno però modificando il sistema climatico della Terra anche in altri modi; per esempio, abbiamo trasformato circa il 40 per cento della superficie abitabile della Terra per far posto ai nostri campi coltivati, alle città, alle strade, ai pascoli di bestiame, ecc. Abbiamo anche rilasciato l’inquinamento da particolato (chiamato “aerosol”) in atmosfera. La modifica della superficie e l’introduzione di aerosol in atmosfera possono sia aumentare che ridurre la copertura nuvolosa. Così, oltre a modificare la temperatura media globale, gli esseri umani sono anche modelli che influenzano le precipitazioni e la siccità in tutto il mondo. Mentre gli scienziati hanno sempre più prove concrete di tale influenza umana, più dati e ricerche sono invece necessarie per meglio comprendere e quantificare il nostro impatto sul sistema climatico terrestre.
Mentre il mondo consuma sempre più energia prodotta da combustibili fossili, le concentrazioni di gas serra continueranno ad aumentare e la temperatura media della Terra salirà di conseguenza. Almeno, questo è ciò che dicono i modelli attualmente disponibili. Il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) stima che la temperatura media della superficie terrestre potrebbe aumentare tra i 2°C e 6°C entro la fine del 21° secolo. Ci sono tuttavia anche delle critiche e delle teorie alternative in merito a questi modelli, forse troppo estremi. Per la stragrande maggioranza del pianeta, il riscaldamento globale potrebbe essere tradotto in giornate sempre più calde con meno giorni freddi, un pò come già sta accadendo sulla Terra. Le ondate di calore saranno sempre più evidenti e più frequenti. Luoghi posti ad alte latitudini e luoghi umidi tenderanno a ricevere maggiori precipitazioni, mentre le regioni tropicali e in generale i luoghi asciutti riceveranno probabilmente meno pioggia. Gli aumenti di precipitazioni arriverrano grazie a fenomeni sempre più estremi e non con un aumento medio dei giorni piovosi; più forti saranno queste tempeste, più lunghi saranno i periodi soleggiati che seguiranno i fenomeni, per cui la frequenza e la gravità della siccità aumenterà. Gli uragani probabilmente aumenteranno la loro intensità a causa delle temperature superficiali oceaniche più elevate. Così, uno degli effetti più evidenti del riscaldamento globale sarà il cambiamento delle temperature medie e delle precipitazioni estreme. Gli scienziati stanno monitorando anche le grandi lastre di ghiaccio in Groenlandia e nell’Antartide occidentale, luoghi nei quali la fusione dei ghiacci sta aumentando grazie alle temperature di superficie in aumento più che in ogni altro luogo. Ognuno di questi strati di ghiaccio contiene abbastanza acqua per aumentare il livello del mare di 5 metri e se la temperatura media dovesse continuare ad aumentare allo stesso tasso, è solo una questione di quando accadrà, e non “se dovesse accadere”. Certo, ci sono previsioni che parlano di scioglimento totale entro il 2100, ma noi dubitiamo di previsioni a così lunga scadenza. Per quanto riguarda gli ecosistemi invece, le specie che non riusciranno ad adattarsi abbastanza velocemente ai cambiamenti si troveranno ad affrontare l’estinzione.

In definitiva, il riscaldamento globale avrà un impatto sulla vita terrestre abbastanza importante. La portata del cambiamento dipende probabilmente anche da noi, a parte le variabili naturali che naturalmente esistono e che sono sempre esistite. Ma la domanda che ci poniamo è la seguente: quanto influirebbero in questo momento le variabili naturali senza le attività umane? In questo articolo non è nostra intenzione fare del catastrofismo, ma vogliamo sempicemente informare il lettore di quello che potrebbe rappresentare la realtà. Negli ultimi anni i fenomeni atmosferici sembrano essere più estremi, le ondate di calore sempre più frequenti rispetto a quelle fredde, i record caldi sempre più numerosi rispetto a quelli freddi. Recentemente abbiamo anche notato la minima estensione dei ghiacci artici, una siccità epocale in Africa, e sono molti gli interventi umani atti a preservare i ghiacciai alpini. Insomma, qualcosa di veritiero evidentemente si sta verificando. Di quanto e se l’uomo ne sia responsabile non è ancora dato sapere, ma ciò che vogliamo infondere in ognuno di noi è la consapevolezza di come la nostra Terra necessiti a prescindere, di tanto, tanto rispetto. Poi, lasceremo alla natura decidere il nostro destino.

   

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