Dove sono le Far Oer? Storia e geografia delle “isole delle pecore”

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Dopo aver scoperto il loro clima, andiamo ad approfondire la storia e la geografia delle isole Far Oer: così una semplice partita della nazionale di calcio può diventare motivo di conoscenza umana e scientifica.
Le isole Far Oer si trovano nel nord Atlantico, a nord della Scozia, a sud/est dell’Islanda e a ovest della Norvegia, come possiamo vedere nella mappa a corredo dell’articolo. Si tratta di un arcipelago formato da 18 isole, solo una disabitata (Lítla Dímun). Nel complesso, le isole hanno una superficie di 1.399 km quadrati senza laghi o fiumi particolarmente importanti, ma con 1.117 km di coste.
Nelle isole vivono, complessivamente, meno di 50.000 persone, un pò come gli abitanti di Frosinone, meno di Gallarate. Sono di etnia faroese, di origini scandinave e celtiche.
Le isole sono collegate con l’Europa grazie all’aeroporto dell’isola di Vágar, collegato con molte località Europee.
La capitale, dove ha giocato l’Italia ieri sera, è Tórshavn: una cittadina di meno di 20 mila abitanti con un porto da cui partono in modo regolare delle navi-traghetto verso la Norvegia e la Danimarca.

Le Far Oer sono state scoperte da alcuni monaci Irlandesi circa 1.400 anni fa, anche se sicuramente già da molti secoli ci vivevano dei vichinghi. A livello storico/politico, le Far Oer hanno una tormentatissima storia di occupazioni, dalla Danimarca alla Norvegia fino al Regno Unito e alla Germania Nazista e poi, nel Dopoguerra, di nuovo alla Danimarca da cui ancora oggi le isole sono dipendenti. Ma la popolazione locale pretende l’indipendenza assoluta, che è l’attuale obiettivo del governo in carica, guidato da Kaj Leo Johannesen.

A livello etimologico, far oer secondo il danese arcaico fåre-øerne significa “isole delle pecore“.

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