“Venire qui qualche giorno a riposarsi deve esser bello, ma certo viverci… non deve essere facile restarci a lungo“. Con queste parole Gigi Buffon, portiere della nazionale italiana di calcio, ha commentato le isole Far Oer dove l’Italia è arrivata oggi in vista della partita di domani sera valida per le qualificazioni all’Europeo della prossima estate. E anche durante l’allenamento odierno, gli Azzurri hanno dovuto sopportare uno scroscio di pioggia che, dopotutto, è stato solo l’antipasto del maltempo che prevediamo per domani sera, durante il match, con pioggia, freddo e forti venti.
Anche quattro anni fa, quassù, l’Itali aveva trovato pioggia in una partita valida per le qualificazioni all’Europeo del 2008.
E allora non è proprio una casualità che in queste isole piova, anche d’estate. Siamo nel grande nord, nell’oceano Atlantico, a nord della Scozia e a sud dell’Islanda, in mezzo al mare, in uno dei tratti più umidi, perturbati e burrascosi dell’intero pianeta.
Queste isole, scoperte da alcuni monaci Irlandesi circa 1.400 anni fa, sono contraddistinte proprio da un clima particolarmente umido e piovoso per tutto l’arco dell’anno.
D’inverno fa freddo, anche se considerata la latitudine non è poi così tanto. Gennaio è il mese più freddo, con una temperatura media di +3°C a causa della corrente del Golfo, che mitiga il clima nord Atlantico.
Ma anche d’estate fa freddo. La temperatura media del mese più “caldo“, luglio, è di +12°C. Un pò come sulle coste della Sicilia in pieno inverno.
Le principali caratteristiche climatiche di queste isole sono le nebbie, i forti venti e le piogge che raramente sono intense, ma hanno una frequenza impressionante. Praticamente piove sempre, o quasi. Nelle zone costiere, la media pluviometrica oscilla tra i 1.200 e i 1.800mm annui, e quasi ogni mese cadono più di 100mm di pioggia.
Anche la nebbia è frequente, talmente tanto frequente che il traffico aereo deve farne i conti in modo quotidiano e tutti i decolli e gli atterraggi dall’unico aeroporto delle isole, quello di Vágar, vengono realizzati proprio in funzione agli orari in cui la nebbia consente di partire.