Incidente nucleare Francia: nessun pericolo per l’Italia

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Allo stato attuale sono esclusi pericoli per l’Italia derivanti dall’incidente verificatosi nell’impianto nucleare di Marcoule, nel sud della Francia. Resta comunque attivo il monitoraggio per valutare eventuali anomalie. E’ quanto deciso alla fine della riunione convocata dal capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, che ha coinvolto anche esponenti dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), dei vigili del fuoco e del ministero degli Esteri. Protezione civile, Ispra e vigili del fuoco sono i soggetti che devono dare attuazione al piano operativo di emergenza predisposto nel caso di incidenti nucleari in siti esteri vicini all’Italia. Il Dipartimento continuera’ comunque anche nelle prossime ore a monitorare la situazione. La rete di sorveglianza dei vigili del fuoco e’ stata preallertata.

La conferma del “rientrato allarme” arriva anche dall’Autorità di sicurezza nucleare (Asn) francese. “L’incidente non comporta pericoli di fughe radioattive nè richiede interventi di protezione della popolazione“, ha aggiunto l’Asn, precisando che dichiarava “sospesa la situazione di crisi“.
E’ un incidente industriale, non nucleare“, ha precisato un portavoce del gruppo. L’uomo deceduto è “morto nell’esplosione“, ha aggiunto la stessa fonte. L’esplosione di una fornace dell’impianto ha causato un incendio che è stato domato intorno alle 13 e l’edificio che lo ospitava non è stato danneggiato, ha precisato sempre l’Asn. L’incidente è avvenuto nel sito di Centraco, di proprietà della società Socodei, filiale dell’Edf, a Codolet, ad una trentina di chilometri da Avignone, in un centro di trattamento di scorie radioattive. “I quattro feriti, di cui uno è gravemente ustionato, non sono stati contaminati. Anche le misurazioni effettuate all’esterno non hanno rilevato alcuna contaminazione“, ha aggiunto l’Asn. L’impianto produce combustibile Mox, che ricicla il plutonio dalle armi radioattive. Codolet è un comune francese di 558 abitanti situato nel dipartimento del Gard nella regione della Linguadoca-Rossiglione.

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