“E’ stata per noi un’estate di grande soddisfazione – afferma Paolo Casale, responsabile del Progetto Tartarughe del Wwf Italia – sia perche’ il numero di nidi individuati rappresenta un vero record per quelle zone, sia perche’ questo straordinario risultato dimostra che alla gente e’ arrivato il messaggio che il Wwf ha diffuso con la campagna ‘Segui le tracce’: l’importanza di segnalare questi preziosi eventi, dall’individuazione delle tracce che testimoniano la presenza di un nido al ritrovamento del nido stesso. In particolare quest’anno – conclude – abbiamo visto il coinvolgimento delle persone che vivono e utilizzano le coste e la pronta attivazione delle istituzioni come la Guardia Costiera“.
Nell’agrigentino le prime schiuse delle tartarughe marine. I video
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