“Ritengo -continua Ereditato– che la posizione di questi colleghi che non hanno firmato sia completamente legittima e rispettabile e, ribadisco, non e’ espressione di alcuna ‘guerra’ ma solo di un timore sereno. Quello che mi sorprende , invece, sono le voci esterne all’esperimento, voci non ufficiali che entrano nel merito di scelte di un gruppo di lavoro di cui non fanno parte. Questo si’ mi risulta non comprensibile“. Comunque, avverte Ereditato, “dopo quello tenuto al Cern, faremo un nuovo confronto con la comunita’ scientifica internazionale dai Laboratori del Gran Sasso e speaker sara’ Pasquale Migliozzi dell’Infn di Napoli“. “Anche questa conferenza -aggiunge- sara’ in diretta sul web e aperta a tutti“. Piu’ volte, al momento dell’annuncio del risultato, Ereditato e tutto il gruppo di Opera, insieme ai vertici del Cern, dei laboratori del Gran Sasso e dell’Infn, ha sollecitato il confronto fra gli scienziati che nel mondo stanno lavorando a esperimenti analoghi. Un’apertura che, riferisce Ereditato, sta portando gia’ anche dei nuovi frutti allo studio. “Grazie alla nostra apertura -riferisce il fisico italiano- stiamo gia’ raccogliendo una mole di idee molto importanti dalla comunita’ scientifica interessata ai nostri risultati. La scienza, infatti, puo’ anche raggiungere vette di globalita’ molto alte“. Ereditato quindi riferisce che i risultati di altri test potrebbero arrivare “auspicabilmente” da scienziati giapponesi e statunitensi.
Potrebbe infatti essere l’esperimento Minos (Main Injector Neutrino Oscillation Search), che dal Fermilab statunitense lancia neutrini verso la miniera Soudan Mine, nel Nord del Minnesota, a confermare o meno i sorprendenti risultati osservati dall’esperimento Opera con il fascio di neutrini Cngs, lanciati dal Cern di Ginevra verso i Laboratori dell’Infn del Gran Sasso, a 730 km di distanza. “Gli scienziati americani, infatti, gia’ qualche anno fa -spiega Ereditato– avevano visto segnali che andavano nella stessa direzione benche’ non significativi“. Attraverso nuovi test, i fisici di Minos potrebbero quindi abbassare il grado di incertezza delle loro osservazioni e approdare allo stesso risultato osservato da Opera. Questo potrebbe portare alla piena conferma dei risultati europei. E non solo. Uno studio analogo potrebbe essere realizzato anche da un gruppo di scienziati in Giappone. Un fascio di neutrini lanciato dal centro di ricerca J-Park di Tokai verso il detector Super-Kamiokande nel Nord del Giappone potrebbe anch’esso contribuire alla chiarificazione dello scenario aperto da Opera. “Il piu’ grande risultato non e’ mai una scoperta se non e’ confermato da altri” afferma Ereditato. Quanto al gossip, il fisico italiano taglia corto: “Se ci saranno conferme indipendenti, il merito e’ da dividere fra tutti noi, anche con quei pochi che hanno scelto di non firmare il documento ma che con noi hanno lavorato, lavorano e lavoreranno“.
Neutrini più veloci della luce, parla Antonio Ereditato: “meno gossip, più scienza”
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