Temperature elevate, precipitazioni scarse, maturazione anticipata dei grappoli, ottimo stato sanitario delle viti. La vendemmia 2011 in Romagna si preannuncia di qualita’, con una produzione in leggera diminuzione rispetto al 2010 (-5%). “Si prospetta un’annata interessante per i vini romagnoli trainata dall’alta qualita’ delle uve, dal prezzo all’ingrosso in aumento e piu’ adeguato e dalle esportazioni che nei primi 3 mesi di quest’anno hanno registrato un 28% in piu’ rispetto allo stesso periodo del 2010”, ha sottolineato l’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna Tiberio Rabboni, ricordando anche che nella Guida 2012 del Gambero Rosso sono 15 i vini premiati con tre bicchieri, due in piu’ del 2011. Nello specifico, 10 sono romagnoli, di cui 9 Sangiovesi e un Albana. “Questa – ha aggiunto Rabboni – sara’ anche la vendemmia che potra’ essere imbottigliata con il nuovo marchio Doc Romagna. A giorni, infatti, ci sara’ la firma del decreto che autorizzera’ ai vini del territorio romagnolo di presentarsi con un unico logo che permettera’ una comunicazione piu’ efficace sui mercati internazionali”.
Quest’anno, inoltre, le cantine partono con giacenza ridotte e i prezzi del vino registrano un trend al rialzo rispetto al 2010, in particolare per le uve bianche. Quello che preoccupa di piu’ e pero’ la persistente contrazione dei consumi interni, a fronte di un export ancora abbastanza vivace. Nel primo trimestre dell’anno il valore del vino esportato dall’Emilia Romagna e’ aumentato da 53 a 68 milioni di euro, con un incremento percentuale del 27,9%, a fronte di un dato medio delle regioni del nord Italia che si e’ attestato attorno al 17,5%. In particolare, per la promozione nei Paesi terzi si e’ utilizzato un budget regionale di 3,2 milioni di euro, con azioni mirate ai mercati di Usa, Canada, Cina, Giappone, Sud est asiatico, Brasile, Medio Oriente, Ex Urss, India, Australia, Corea del Sud, Messico e altri paesi dell’America Latina.