Continua l’emergenza alluvione a Bangkok. Il governo thailandese ha disposto l’evacuazione di sei quartieri a nord-est della grande metropoli, a causa dell’arrivo delle acque nella capitale. Anche gli abitanti dei 13 quartieri che si trovano sulle sponde del fiume Chao Phraya, ormai arrivato alla soglia dei 2.53 metri, sono stati messi in allerta. Il primo ministro Yingluck Shinawatra ha più volte invitato gli abitantidi Bangkok a non manomettere le dighe e gli argini predisposti a proteggere il cuore commerciale ed economico della capitale thailandese, ma questa richiesta è stata disattesa da quei cittadini che, trovatisi dalla parte ‘sbagliata’ degli argini, non hanno ritenuto giusto che le loro proprietà venissero sacrificate a discapito di altri. Il ministro della Scienza e della Tecnologia thailandese, Plodprasop Suraswadi, a capo delle operazioni di soccorso, ha affermato che a nord di Bangkok ci sono 8 miliardi di metri cubi di acqua.
Anche “Sos Villaggi dei Bambini” ha deciso di far evacuare, a partire da ieri, tutti i bambini accolti nelle case famiglia del Villaggio SOS di Bangpoo, vicino a Bangkok, insieme alle loro educatrici. I piccoli e lo staff saranno temporaneamente accolti nell`area più sicura di Chonburi, ottanta chilometri a est di Bangkok.
Il governo sta considerando di varare un piano di ripresa da 30 miliardi di dollari (21 miliardi di euro) per riparare ai danni che l’alluvione ha causato nel Paese.
La casa automobilistica giapponese Honda ha annunciato che le inondazioni in Thailandia, che influiscono sui suoi fornitori di componenti, la costringeranno a dimezzare la produzione nelle sei fabbriche in Canada e negli Stati Uniti per una decina di giorni. A partire dal 2 novembre, Honda “adeguerà temporaneamente la sua produzione” in queste fabbriche di assemblaggio per alcune delle prossime settimane e questa produzione “raggiungerà circa il 50 per cento” di ciò che era previsto fino al 10 novembre, ha indicato in un comunicato Honda Canada. Adeguamenti ulteriori saranno annunciati in funzione della situazione dell’approvvigionamento di componenti, ha aggiunto il produttore, precisando che il lancio commerciale delle nuove Honda CR-V 2012 potrebbe essere leggermente ritardato. Nel 2010, più del 92% dei veicoli Honda e Acura venduti in Canada erano prodotti in America settentrionale. Ma un piccolo numero di componenti elettroniche determinanti proviene da altre zone, in particolare dalla Thailandia, ha ancora precisato Honda. Il produttore non prevede alcuna sospensione dei suoi impianti nord-americani.
Le foto del disastro da Boston.com