Disperata richiesta d’aiuto da parte del sindaco di Monterosso, Angelo Betta: ”Qui manca tutto, viveri, acqua, energia elettrica. La gente entra nelle case passando dai terrazzi, e’ tutto allagato. Monterosso non c’e’ piu’. Abbiamo anche un volontario disperso”.
Il sindaco di Monterosso, Angelo Betta, ha riferito che nella piena che ha colpito il paese uno dei suoi volontari e’ dato per disperso. ”Si chiama Sandro Usai, ha 40 anni, l’abbiamo mandato ieri sera ad aprire un tombino e non l’abbiamo piu’ visto. Col passare delle ore la situazione qui e’ sempre piu’ grave: sono saltate le condutture del gas, l’energia elettrica, i telefoni fissi. Siamo totalmente isolati e ci sono milioni di metri cubi di terra che potrebbero riversarsi sul paese”.
A Monterosso ci sono almeno duemila persone bloccate in paese ”che hanno bisogno di tutto”: ha poi aggiunto il sindaco, Betta, che ha lanciato un appello affinche’ vengano inviate ”al piu’ presto” ruspe, spalatori, elicotteri. ”Qui manca tutto, siamo in emergenza piena, tutti i corsi d’acqua sono esondati. E’ un mare di fango”.
Non usate l’automobile, il territorio spezzino e’ bloccato da acqua, fango e macerie, ogni automezzo in strada rende piu’ difficili i soccorsi. E’ l’appello dell’assessore alla Protezione Civile della Provincia della Spezia, Giuseppe Gabriele. ”Abbiamo – dice Gabriele – le valli del Magra e del Vara invase dall’acqua, l’autostrada chiusa, strade interne chiuse per precauzione o intasate da frane. Da Brugnato alla Spezia e’ impossibile circolare, Brugnato e Borghetto sembrano paesi fantasma. Faccio appello ai cittadini perche’ ci aiutino e non usino le automobili”.
La Protezione civile invita i cittadini a prestare “la massima attenzione per evitare di esporsi a rischi: in particolare, e’ opportuno tenersi lontani da corsi d’acqua, ponti, passerelle, aree dissestate e allagate, evitare di scendere in scantinati e sottopassi, nonche’ passare sotto scarpate naturali o artificiali. Se non strettamente necessario, e’ consigliabile evitare di mettersi in viaggio”. In una nota di aggiornamento della situazione maltempo, la Protezione civile spiega che il Comitato operativo convocato dal Capo Dipartimento sta seguendo con attenzione, in contatto con le prefetture, le Regioni e le strutture di protezione civile locali, l’evolversi degli annunciati fenomeni meteorologici avversi che nelle ultime ore hanno interessato buona parte del centro-nord, causando situazioni di particolare criticita’.
A causa delle interruzioni del sistema viario e ferroviario finora e’ stato difficile portare soccorso alla popolazione nelle zone di Liguria e Toscana colpite dal maltempo, in particolare nelle province di La Spezia e Massa Carrara. Lo riferisce una nota della protezione civile che spiega: persistono ancora grandi difficolta’ nelle comunicazioni con le aree colpite. Secondo le informazioni ufficiali provenienti dalle prefetture competenti al momento sono cinque le vittime e otto le persone disperse. I due team operativi composti da funzionari del Dipartimento della Protezione Civile partiti ieri stanno attualmente operando nelle aree La Spezia e Massa Carrara per coadiuvare le attivita’ di risposta all’emergenza coordinate dalle strutture di protezione civile regionali e dalle prefetture interessate. Nello specifico, nelle aree esondate del fiume Magra e’ operativa la Prociv-Arci locale. Il Dipartimento della Protezione civile ha inoltre attivato il concorso delle regioni limitrofe attualmente non coinvolte dagli eventi meteorologici e le organizzazioni nazionali di volontariato, oltre alle forze armate. In particolare, le colonne mobili di Piemonte e Lombardia e le quattro squadre dell’Associazione nazionale alpini provenienti da Piemonte ed Emilia Roma che si sono concentrate nella notte nella zona tra Santo Stefano e Lerici (SP), si stanno ora dirigendo nelle aree dello Spezzino e della Lunigiana piu’ disagiate. Sono stati attivati anche il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, la Croce Rossa Italiana (CRI) con personale volontario, materiali e mezzi. In Toscana sono intervenute immediatamente le colonne mobili regionali (Misericordie, Anpas – Associzione Nazionale Pubbliche Assistenze e Cri). Il Comitato operativo convocato dal Capo Dipartimento sta seguendo con attenzione, in contatto con le prefetture, le Regioni e le strutture di protezione civile locali, l’evolversi degli annunciati fenomeni meteorologici avversi che nelle ultime ore hanno interessato buona parte del centro-nord, causando situazioni di particolare criticita’.
Stanno operando nelle aree di La Spezia e Massa Carrara i due team operativi composti da funzionari del Dipartimento della Protezione Civile partiti ieri, per coadiuvare le attivita’ di risposta all’emergenza coordinate dalle strutture di protezione civile regionali e dalle prefetture interessate. Nello specifico, nelle aree esondate del fiume Magra e’ operativa la Prociv-Arci locale. Lo rende noto l’ultimo aggiornamento fornito dalla Protezione civile relativo alla situazione nelle aree della Liguria e della Toscana piu’ colpite dall’ondata di maltempo. Secondo le informazioni ufficiali provenienti dalle prefetture competenti, al momento sono cinque le vittime e otto le persone disperse. La Protezione civile ha inoltre attivato il concorso delle regioni limitrofe attualmente non coinvolte dagli eventi meteorologici e le organizzazioni nazionali di volontariato, oltre alle forze armate. In particolare, informa la nota, le colonne mobili di Piemonte e Lombardia e le quattro squadre dell’Associazione nazionale alpini provenienti da Piemonte ed Emilia Roma che si sono concentrate nella notte nella zona tra Santo Stefano e Lerici (SP), si stanno ora dirigendo nelle aree dello Spezzino e della Lunigiana piu’ disagiate. Sono stati attivati anche il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, la Croce Rossa Italiana (Cri) con personale volontario, materiali e mezzi. In Toscana sono intervenute immediatamente le colonne mobili regionali (Misericordie, Anpas-Associzione Nazionale Pubbliche Assistenze e Cri).
Le ruspe dei vigili del fuoco hanno iniziato lo sgombero della strada invasa dal fango che porta al centro abitato di Brugnato, quello maggiormente danneggiato dall’alluvione di ieri. Nonostante due grandi ruspe al lavoro, il fango avanza sotto il ponte dell’autostrada dove la forza dell’acqua ha ammassato tronchi d’albero e auto trascinate dalla piena del fiume Gravegnola. In quel paese le persone si sono salvate arrampicandosi sui tetti. Una donna ha sfidato la forza del fiume a nuoto per raggiungere i suoi due bambini che si trovavano a casa della nonna
E’ iniziata via mare l’evacuazione di Vernazza e Monterosso, le due perle delle Cinque Terre devastate dall’alluvione. Il prefetto della Spezia, Giuseppe Forlani, ha sorvolato questa mattina la zona colpita dal maltempo. In prefettura, intanto, e’ in corso un vertice per fare il punto della situazione, mentre a Borghetto Vara si continua a cercare di liberare la strada principale dai tronchi d’albero, dal fango e, soprattutto, dalle decine di macchine che sono state trascinate via dalla furia del fiume.
Senza luce e senza acqua, con i collegamenti stradali interrotti, con le linee telefoniche saltate, funziona un solo satellitare attivato questa notte in un’area dove vivono 4-5 mila abitanti. E’ quanto si legge in una nota della Regione Toscana secondo la quale, e’ questa la situazione in cui sono venute a trovare nella notte le zone della Lunigiana colpite dall’ondata di maltempo. Sono 7-8 le frazioni isolate, 5 i ponti crollati nel alto bacino del Magra investito dall’esondazione.