Forte maltempo e allagamenti in Tunisia; superati i 100 mm

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Forti temporali in azione sul nord della Tunisia, durante i nubifragi su Tunisi

Come avevamo previsto, nei giorni scorsi, una forte ondata di maltempo ha interessato nelle ultime 24 ore il nord della Tunisia e i confini dell’Algeria orientale, dove si sono susseguiti intensi rovesci di pioggia e forti temporali che hanno causato estesi allagamenti e locali inondazioni. Le abbondanti piogge hanno causato l’esondazione di numerosi torrenti e corsi d’acqua, già in sovraccarico dopo le piogge dei giorni scorsi. L’ondata di maltempo era associata al passaggio di una goccia fredda in quota che dall’entroterra algerino si è mossa verso l’alta Tunisia, prima di raggiungere le acque del Canale di Sicilia. I sostenuti e umidi venti orientali che hanno preceduto il passaggio della circolazione ciclonica in quota hanno addensato una fitta nuvolosità che ha dispensato forti rovesci e temporali, localmente molto intensi, a carattere di nubifragio, sulle regioni della Tunisia settentrionale. Forti nubifragi temporaleschi hanno bersagliato la città di Tabarka dove in meno di 24 ore sono caduti fino a 108 mm. Si tratta di un quantitativo davvero abbondante. Non sono da meno pure gli 80.8 mm registrati nell’aeroporto di Tunisia. La capitale tunisina infatti è stata sferzata da furiosi temporali, con intensa attività elettrica, che hanno provocato vasti allagamenti e disagi vari, soprattutto alla circolazione stradale. Durante i rovesci, che sono durati fino alle 22:00 (ora locale), si sono verificate anche intense raffiche di vento, in genere da Est e E-NE, che hanno toccato i 59 km/h. Sulle coste si sono registrate delle deboli mareggiate. Altre forti piogge si sono registrate a Enfidha,  Beja e Biserta dove sono caduti rispettivamente 58 mm, 56mm e 53 mm. Nelle prossime ore la situazione dovrebbe andare a migliorare su tutta la Tunisia, con il lento allontanamento della goccia fredda verso la parte bassa del Canale di Sicilia, con piogge e temporali che si prepareranno a colpire le coste orientali sicule.

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