Lo scorso mese di Settembre l’estensione del ghiaccio marino che copre L’Oceano Artico è diminuito drasticamente, arrivando a misurare la seconda misura più bassa mai registrata. I dati dal satellite della NASA che supportano le misurazioni del National Snow and Ice Data Center (NSIDC) della University of Colorado a Boulder, hanno dimostrato una calotta di ghiaccio artica ai minimi storici. La minima estensione che è stata raggiunta il 9 Settembre è diminuita ad un livello molto inferiore alla media trentennale ed ha aperto rotte di navigazione nel famoso passaggio a Nord-Ovest. La calotta di ghiaccio artico cresce ogni inverno quando il Sole tramonta per alcuni mesi e si restringe in ogni estate, quando il Sole sorge alto nei cieli del Nord. Ogni anno, periodicamente, il ghiaccio marino artico raggiunge la sua minima estensione annuale nel mese di Settembre. A differenza del 2007, quest’anno non sembravano esserci le stesse condizioni meteo-climatiche e oceaniche così inusuali, tali da giustificare una riduzione così drastica. La causa quindi può essere imputata al fatto che la perdita pluriennale di ghiaccio nei mari di Beaufort e di Chukchi, oltre ad altri fattori, stiano rendendo il ghiaccio molto più vulnerabile. Joey Comiso, ricercatore presso il NASA Goddard Space Flight Center di Greenbelt, nel Maryland, ha detto che questo declino continua ad entrare nello schema che gli scienziati stanno osservando negli ultimi tre decenni. “Il ghiaccio del mare non solo è in declino, ma il ritmo è sempre più drastico“, ha detto Comiso. I ghiacci più vecchi e più spessi si stanno riducendo più rapidamente del resto, rendendo la copertura dei ghiacci perenni più vulnerabile. L’estensione minima raggiunta il 9 Settembre è stata di 4,33 milioni di Km quadrati (1,67 milioni di miglia quadrate). In media nel mese di Settembre, l’estensione del ghiaccio è stata di 4,61 milioni di chilometri quadrati (1,78 milioni di miglia quadrate), e ciò fa si che il 2011 si ponga al di sotto della media 1979-2000 di 2,43 milioni di Km quadrati. La limitata estensione del ghiaccio di questa estate continua quindi la tendenza al ribasso osservata nel corso degli ultimi 30 anni, e gli scienziati attribuiscono gran parte del fenomeno al riscaldamento causato dai cambiamenti climatici. I dati hanno mostrato una riduzione sia in estensione che in spessore. Dal 1979 ad oggi, l’estensione del ghiaccio marino artico è diminuito del 12% per decennio. “Il ghiaccio più antico e più spesso continua a diminuire, soprattutto nel Mare di Beaufort e nel bacino del Canada“, ha affermato lo scienziato Julienne Stroeve. “La riduzione dei ghiacci – aggiunge – è ancor più veloce rispetto alle simulazioni dei modelli che suggeriscono il 2100 come anno in cui tutta la copertura dei ghiacci si sarà sciolta”.