Le prossime due missioni dell’Agenzia spaziale europea, riguarderanno il Sole e la natura della misteriosa “energia oscura” che sta accelerando l’espansione dell’universo. Le due missioni, chiamate Solar Orbiter e Euclide, saranno lanciate rispettivamente nel 2017 e nel 2019. Si tratta di missioni di classe media, cioè il costo di ognuna è inferiore ai 470 milioni di euro. Sono le prime due missioni scientifiche a lunga spacdenza di un programma denominato Visioni Cosmiche 2015-2025. “Euclide farà luce sulla natura di una delle forze fondamentali dell’universo, mentre il Solar Orbiter aiuterà gli scienziati a comprendere i processi solari, come le espulsioni di massa coronale, le quali influiscono sulle attività terrstri creando disagi alle comunicazioni radio e alla trasmissione di potenza”, ha detto il direttore dell’ESA Alvaro Gimenez. Solar Orbiter è stato progettato per aiutare gli scienziati a capire meglio il sole e la meteorologia spaziale. In particolare, si studierà la generazione ed il movimento del vento solare, e il flusso di particelle cariche che fluiscono dal Sole. Solar Orbiter si avvicinerà al Sole più di qualsiasi sonda precedente, permettendo al veicolo di assaggiare il vento solare poco dopo essere partito dalla superficie solare. Allo stesso tempo, hanno detto i funzionari, Solar Orbiter terrà d’occhio anche le tempeste solari, come i brillamenti e appunto le espulsioni di massa coronale – enormi nubi di plasma solare dalla superficie del sole – per valutare la loro influenza sul vento solare. “Il lancio della missione è prevista per il 2017 da Cape Canaveral Air Force Station in Florida, a bordo di un razzo NASA”, hanno detto i funzionari. Mentre Solar Orbiter quindi fisserà il Sole, Euclide curioserà nei più oscuri angoli dell’universo. Il telescopio spaziale Euclide coprirà circa 10 miliardi di anni luce, rivelando dettagli chiave con una precisione senza precedenti circa l’espansione e la crescita dell’universo. L’espansione dell’universo continua ad accelerare, una scoperta sorprendente che proprio in questo periodo ha interessato i vincitori del premio Nobel per la fisica. Questa espansione implica l’esistenza di una forza in grado di contrastare la travolgente forza di gravità. Gli scienziati hanno chiamato questa energia misteriosa “forza oscura”, e non sono ancora sicuri di cosa sia esattamente. Euclide potrebbe contribuire a far luce sull’energia oscura. Si studieranno gli effetti della forza sulle galassie e ammassi di galassie che tracciano la struttura a larga scala dell’universo. Euclide verrà lanciata su un razzo Soyuz nel 2019 dallo spazioporto europeo di Kourou, nella Guiana Francese.
Il Sole e l’energia oscura i prossimi obiettivi dell’ESA
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