Nubifragio Roma, ancora nessuna richiesta d’emergenza

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Una piccola frana in Via Di Portonaccio dopo il nubifragio di giovedì 20 ottobre a Roma

Non ho ancora ricevuto alcuna richiesta per la dichiarazione dello stato di emergenza dalla Regione Lazio” Cosi’ il capo dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli a margine della presntazione della Sala Crisi dell’Enac. Gabrielli ha colto l’occasione per ricordare la distinzione tra stato di emergenza e stato di calamita’ “che attiene alle attivita’ agricole e produttive, su cui non abbiamo competenza e rispetto al quale esiste un fondo gestito dal Mipaaf“. Quanto alle polemiche seguite agli effetti del maltempo che si e’ abbattuto su Roma la scorsa settimana, Gabrielli sottolinea che “esistono due verita’ incostestabili: si e’ sicurammete trattato di un evento eccezionale, e su questo ha ragione il sindaco Alemanno, che pero’ poi dice una cosa non vera e cioe’ che non c’e’ stato l’allerta-meteo“. “Alemanno si e’ trovato a gestire una situazione complessa e peraltro e’ stato aggredito improvvidamente con una richiesta di dimissioni – sottolinea ancora Gabrielli. Che pero’ aggiunge: “mi sembra impegnativa l’affermazione di Alemmano sul fatto che il maltempo a Roma possa essere paragonabile agli effeti di un terremoto. La citta’ di Roma ha delle zone di particolare criticita’, come per esempio la cosidetta ‘Tiburtina valley’. Per quel che ci riguarda la meteorologia non e’ una scienza esatta e non potra’ mai essere determinata la portata di un evento come il maltempo che si e’ scatenato su Roma, perche’ e’ la risultante di tante variabili. Ma ripeto: l’allerta meteo era stato corretammete emanato“. “Il sistema di protezione civile e’ policentrico, quindi oggi si e’ arricchito” ha detto Gabrielli all’inaugurazione della sala crisi dell’Enac. “I gufi sono sempre a sottolineare il contrario, ma il sistema italiano ci e’ invidiato nel mondo proprio per la capacita’ di fare sistema“. E ancora: “La protezione civile e’ fatta essenzialmente di persone perbene e le ordinanze non sono la quintessenza del male, ma sono strumenti che devono essere utilizzati correttamente e con efficacia. Il resto e’ un’interpretazione ideologica di uno strumento che di per se’ non e’ ne’ buono ne’ cattivo“.

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