Quasi la meta’ delle popolazioni di tartarughe marine minacciate del Pianeta si trovano nell’Oceano indiano settentrionale. L’allarme arriva da un gruppo di scienziati, che ha prodotto un rapporto globale dello stato di salute di questi animali per l’Unione mondiale della conservazione della natura (Iucn). Lo studio ha esaminato lo stato di salute delle popolazioni di tartarughe marine, determinando le undici che versano nelle condizioni peggiori e le dodici che invece vivono nelle condizioni migliori. L’area del Mediterraneo non risulta inclusa nella mappa dello studio. ”Attraverso questo lavoro – afferma Roderic Mast, copresidente del Marin turtle specialist group (Mstg) – abbiamo imparato molto cosa funziona e cosa non funziona nel campo della conservazione delle tartarughe marine, quindi speriamo che queste lezioni si trasformino in strategie di tutela adeguate per questi animali e i loro habitat”.
Secondo il rapporto, le cinque aree del mondo dove le tartarughe marine sono piu’ minacciate si trovano nell’Oceano indiano settentrionale e sono le Caretta Caretta e le Olive Ridley, all’interno di zone economiche esclusive in paesi come India, Sri Lanka e Bangladesh. Altre zone ‘pericolose’ sono nell’Oceano Pacifico orientale (dagli Usa al Sud America) e nell’Oceano Atlantico orientale (al largo delle coste dell’Africa occidentale). Lo studio ha evidenziato anche 12 popolazioni di tartarughe marine che godono di buona salute e cinque specie, fra cui la tartaruga ‘hawksbill’ e la tartaruga verde, sono fra queste popolazioni. Le aree indicate come esempio sono quelle di Australia, Messico e Brasile, che includono diverse zone di riproduzione. Altre zone ospitali amiche delle tartarughe marine includono l’Oceano indiano sudoccidentale, la Micronesia e la Polinesia francese.