Mentre gran parte dell’Europa centro-occidentali e l’Italia continuano a godere di condizioni climatiche dal sapore estivo per l’insistenza di un prepotente promontorio anticiclonico a “cuore caldo” che mantiene i propri massimi barici sopra i paesi della MittelEuropa, sulle opposte coste nord-africane subentra una infida area perturbata che causa forti piogge e improvvisi rovesci temporaleschi in pieno deserto, tra Algeria, Tunisia e Libia.Il particolare dislocamento della poderosa struttura anticiclonica nel cuore del vecchio continente, con il baricentro tra Repubblica Ceca, Germania, Belgio, Olanda ed est della Francia, ha pilotato la latente circolazione ciclonica in quota (vortice chiuso in quota), che ad inizio della scorsa settimana aveva portato rovesci e temporali fra Sicilia orientale e Calabria, verso la bassa Tunisia e il nord della Libia.Il piccolo “CUT-OFF”, ben strutturato in quota, trovandosi lungo il bordo meridionale dell’impalcatura anticiclonica, è rimasto semi-stazionario per vari giorni tra il mar Libico, basso Ionio e la parte più meridionale del Canale di Sicilia, dove ha favorito la nascita di diverse “cellule temporalesche marittime” grazie alle calde acque superficiali di tali bacini.Da qui il piccolo vortice in quota (500 hpa) si è poi spinto a ridosso delle coste della bassa Tunisia per traslare successivamente sulle coste della Libia settentrionale, in prossimità della Tripolitania.Il “CUT-OFF”, ormai messo con le spalle al muro dal baluardo anticiclonico europeo, è rimasto posizionato per buona parte del fine settimana appena trascorso tra il sud della Tunisia e la Libia nord-occidentale, non lontano da Tripoli.Il vortice instabile cosi è riuscito a spingere infiltrazioni di aria fresca e umida, dai quadranti settentrionali (da N-NE), in quota, dal basso Mediterraneo verso l’entroterra desertico algerino orientale e l’ovest del territorio libico.Le correnti di aria fresca e umida in quota, di origine mediterranea, una volta inserite sopra l’entroterra desertico algerino e libico hanno dato luogo a forti contrasti termici con l’aria molto più calda e secca preesistente nei bassi strati in questi luoghi.I notevoli divari termici (gradiente termico verticale) fra le masse d’aria di diversa natura hanno agevolato la nascita di intensi moti convettivi (correnti ascensionali molto forti) che hanno messo le basi per la costruzione di grosse e improvvise “cellule temporalesche” capaci di dare la stura a veloci ma violenti rovesci di pioggia, localizzati in determinate aree.Le formazioni temporalesche in pieno deserto sono state incentivate anche dalla presenza, in alta quota, di una forte corrente a getto da sud-ovest che ha esaltato la divergenza con le correnti da NE in entrata nei bassi strati.Nella giornata di sabato 1 Ottobre le infiltrazioni umide da NE, penetrate nell’entroterra desertico dell’Algeria orientale, hanno innescato forti temporali che si sono abbattuti in pieno deserto.Le forti piogge, cadute nel giro di 1-2 ore, a volte anche meno, hanno rapidamente gonfiato gli Uidian, ossia i letti di quei torrenti prosciugati sul territorio desertico, causando gravi inondazioni ed estesi allagamenti in aree sovente abituate a vedere qualche goccia di pioggia una volta l’anno.Nella città di Elbayadh, a 1341 metri di altezza, sarebbero caduti in poche ore oltre 55 mm di pioggia, in gran parte accumulati sotto un forte rovescio temporalesco.Piogge e temporali non hanno risparmiato nemmeno Ghardaia dove sabato 1 Ottobre si sono registrati oltre 45 mm di acqua.Questi 45 mm se sommati a 1 mm di venerdi 30 Settembre e ai 6 mm di giovedi 29 Settembre fanno un totale di ben 52 mm in 3 giorni.Sempre sabato 1 Ottobre vanno segnalati i 17.8 mm di Bou-Saada e i 16.1 mm di Bordj Bou Arreridj, ad oltre 928 metri di quota.Domenica 2 Ottobre piogge e temporali piuttosto intensi si sono visti pure in Tunisia, tanto che a Djerba Mellita sono caduti oltre 32 mm di pioggia, mentre Medenine si è fermata a soli 14 mm.Appena 6 mm a Remada e 3 mm a Gabes.
Purtroppo bisogna anche segnalare che le piogge, a tratti davvero abbondanti, hanno cagionato estesi allagamenti, inondazioni e anche delle vittime, per lo straripamento improvviso di molti Uidian presenti sul Sahara algerino orientale.Le acque fangose degli Uidian, gonfiate dai temporali, hanno travolto case e abitazioni costringendo la gente a lasciare le proprie abitazioni invase dalle acque.La situazione più critica riguarda l’area di El Bayadh dove secondo quanto riferito dalle autorità locali le inondazioni improvvise avrebbero ucciso ben 11 persone.Molti tratti del deserto sabbioso (l’area dei grandi “ERG”), a sud dell’Atlante algerino, si sono rapidamente rinverditi per l’occasione, fra la gioia e lo stupore delle popolazioni locali che non aspettavano altro da parecchi mesi.Nei prossimi giorni il piccolo “CUT-OFF” in quota insisterà ancora fra il mar Libico e le coste settentrionali della Libia, con qualche breve rovescio in arrivo sulla Cirenaica, prima di colmarsi definitivamente entro il fine settimana.
Nella Libia martoriata da mesi di guerra civile c’è chi è sceso in strada per festeggiare l’arrivo della pioggia.Allagata la capitale Tripoli