Il terremoto che ha interessato la zona di confine tra Veneto e Trentino, con epicentro Avio Ala nel Veronese di sismicità 3 (medio-bassa), ha avuto un andamento complesso: una prima scossa alle 6.13 di magnitudo 4.2 della scala Richter, seguita da altre quattro piccole scosse di assestamento di grado 2.5-2.0. La profondità della scossa più forte è stata di 9 chilometri. Lo hanno rilevato i sismografi dell’Istituto di oceanografia e geofisica sperimentale di Trieste con il quale la Protezione Civile del Veneto è in contatto. L’Istituto sta elaborando ulteriormente i dati per definire la dinamica dell’evento sismico. Il dirigente della Protezione Civile del Veneto, Roberto Tonellato ha spiegato: “Si tratta di un evento anomalo per il grado di magnitudo associato alla profondità dell’evento. L’epicentro è in un’area montuosa nel Veronese, al confine tra Verona e Trento classificata di sismicità 3, il che significa un grado medio-basso. Non ci sono stati danni a cose e persone, valuteremo eventualmente qualche dissesto montano“.