Le esplosioni nell’atmosfera esterna del Sole possono causare tempeste geomagnetiche, e le radiazioni solari dirette verso la Terra possono impedire il funzionamento di reti elettriche, interferire con la normale funzione dei sistemi di posizionamento globale e ostacolare radio e telecomunicazioni via satellite. A questo scopo il NOAA ha messo a punto un sofisticato modello di previsione che migliora in modo sostanziale le tempistiche offrendo una protezione aggiuntiva alle persone e alla tecnologia che utilizziamo quotidianamente. Quando sono previste condizioni tempestose, i gestori di rete e le compagnie aeree possono adottare quindi misure protettive. Questo modello ha migliorato la comprensione di ciò che accade a 93 milioni di miglia dalla Terra, quando appunto vi sono questi disturbi solari. Le tempeste magnetiche sulla Terra possono verificarsi 1-4 giorni dopo una espulsione di massa coronale, ossia una raffica di particelle cariche lanciate dalla nostra stella a più di un milione di miglia all’ora. Prima dello sviluppo di questo modello, i meteorologi avrebbero potuto prevedere i tempi di tali impatti all’interno di una finestra temporale di 30 ore, in media. Il nuovo modello consente di restringere la risoluzione delle previsioni a 12 ore. Questo miglioramento consente agli operatori aerei di ottenere informazioni più affidabili in merito ai reindirizzamenti dei voli, per evitare blackout delle comunicazioni a causa delle tempeste. Gli operatori satellitari possono evitare di cambiare orbita o l’orientamento quando il Sole minaccia questo tipo di tempeste. Anche le attività di perforazione petrolifera, mineraria e simili, ne traggono un grande vantaggio, evitando di mettere a rischio la sicurezza degli operai. Le aziende elettriche possono non preoccuparsi. “I tempi di previsione più brevi consentiranno all’industria elettrica di preparare meglio gli eventuali problemi“, ha detto Gerry Cauley, presidente della Nord America Corporation Electric. “Il continuo miglioramento delle previsioni attraverso l’innovazione e la modernizzazione delle infrastrutture satellitari esistenti è vitale per sostenere l’affidabilità del sistema elettrico di massa del Nord America.” Il nuovo modello combina due modelli avanzati, la Wang-Sheeley-Arge (WSA) ed Enlil (dal nome del dio sumero del vento). Questi modelli collegati alle previsioni numeriche simulano le condizioni fisiche e i fenomeni dalla base dell’esterno della corona solare nello spazio interplanetario, sulla Terra e oltre. Hanno collaborato per lo sviluppo del modello gli scienziati del NOAA, della NASA, l’Air Force Research Laboratory, l’Istituto Cooperativo di Ricerca in Scienze Ambientali (Cires) presso l’Università del Colorado a Boulder, Boston University, il Centro Nazionale per la Ricerca Atmosferica e la George Mason University. Il modello è stato utilizzato in modalità sperimentale per alcuni mesi ed ha previsto con precisione la tempistica degli eventi recenti di meteorologia spaziale. Il NOAA ha iniziato l’esecuzione del nuovo modello sul suo supercomputer ufficialmente il 30 settembre. I recenti risultati sono disponibili online.