Il lungo computo del calendario Maya, civiltà molto attenta e dedita allo studio delle stelle, terminerà come ormai sappiamo il 21 Dicembre 2012, indicando la fine di un’epoca di 5126 anni. Questo ha ispirato alcune persone ad incitare l’apocalisse e ad immaginare cosa potrebbe accadere. Dal professionista in cerca di fama e denaro, al dilettante divertito dal fatto che il grande pubblico possa spaventarsi. Una tra le tante teorie popolari, è che un enorme bagliore solare potrebbe bruciare la Terra e potrebbe quindi mettere fine alla vita. “Se il mondo dovesse finire nel 2012, la colpa non sarà certo del Sole“, affermano i funzionari della NASA. Secondo la stessa agenzia spaziale contrariamente a quanto vorrebbero far credere alcuni profeti di sventura, la nostra stella non è in grado al momento di far saltare un brillamento solare abbastanza potente tanto da poter bruciare il nostro pianeta e friggere noi come se fossimo patatine fritte. “Un punto ancora più importante – dicono in una nota del 10 Novembre – è che non c’è abbastanza energia in questo momento nel Sole affinchè possa inviare una palla di fuoco a 150 milioni di chilometri per distruggerci“. Il Sole ha intrapreso la strada che lo porterà al picco di attività massima del suo ciclo undecennale. Ma questo dovrebbe avvenire alla fine del 2013 o agli inizi del 2014, ma certamente non nel 2012. Innumerevoli massimi solari del ciclo di Schwabe si sono alternati nel corso della storia della Terra, e noi siamo ancora qui a parlarne. I brontolii del Sole possono certamente influenzare e già influenzano il nostro pianeta, naturalmente. I flare ad esempio, possono alterare gli strati superiori dell’atmosfera terrestre provocando interruzioni nelle comunicazioni satellitari. Le espulsioni di massa coronale (CME) poi, che sono enormi eruzioni di plasma solare che viaggia nello spazio sino a 5 milioni di chilometri orari, possono essere ancora più insidiose.
Se una CME colpisse la Terra, potrebbe mettere fuori uso i segnali GPS, le comunicazioni radio e le reti elettriche, lasciando anche milioni di persone al buio a causa di estesi black-out. Una potente espulsione di massa coronale potrebbe apportare gravi danni alla nostra società sempre più tecnologica, ma non sarebbe in grado, almeno ora, di distruggere il pianeta e spazzare via l’umanità. Sembra che qualcuno si diverta a voler infondere panico e che abbia fretta di vedere l’umanità in grosso pericolo. Ogni avvenimento astronomico diventa occasione per terrorizzare la gente che si affaccia da poco all’astronomia. Pochi mesi fa, la NASA ricorda le speculazioni sulla cometa Elenin, che avrebbe dovuto allinearsi ad altri corpi celesti e stimolare terremoti e tsunami di massa, mentre gli scienziati tranquillizzavano che non sarebbe accaduto nulla. Ed effettivamente la cometa si è disgregata al suo passaggio ravvicinato con il Sole dopo essere stata investita proprio da un’espulsione di massa coronale. Ma negli ultimi tempi anche il pianeta Nibiru è stato annunciato come un agente dell’apocalisse. Il corpo, ipotizzato di quattro volte le dimensioni della Terra, dovrebbe distruggere il nostro pianeta proprio nel 2012. Il problema di fondo però, è che Nibiru, conosciuto anche come pianeta X, non esiste, non è stato mai osservato e rappresenta solo un’idea dei catastrofisti. Come per la cometa Elenin, il direttore del Near-Earth Object Office, Don Yeomans, torna a parlare affermando ciò che la scienza dice: “non c’è alcuna prova che esista Nibiru. Non esiste alcun altro pianeta che sfrecci verso di noi“. Lo scienziato poi con grande ironia afferma che non ha alcuna intenzione di preparare la gente ad una visione apocalittica appena Dicembre 2012 si avvicinerà, ma che egli stesso preparerà una grossa fornitura di zabaione per la stagione natalizia in arrivo.