Mentre Genova scava ancora nel fango e piange i morti dell’alluvione di venerdì mattina, l’Italia è ancora col fiato sospeso per l’emergenza maltempo che imperversa da nord a sud, e per le previsioni meteo per nulla confortanti. La situazione più critica è sempre al nord/ovest, tra Piemonte e Liguria, dove complessivamente circa 2.000 persone sono evacuate. Dopo le ultime due alluvioni su Cinque Terre/Lunigiana e Genova, è alto il timore che possano verificarsi altri eventi simili. Migliaia di volontari della protezione civile, poliziotti, carabinieri e vigili del fuoco sono mobilitati per affrontare l’emergenza.
Per la Liguria il rischio è dovuto a possibili nuovi temporali autorigeneranti che potrebbero colpire soprattutto il ponente, già tormentato da piogge torrenziali nelle scorse ore, con accumuli fino a 320mm nell’arco della giornata di sabato, mentre in Piemonte sono i fiumi a preoccupare soprattutto nell’Alessandrino, dove tutti i corsi d’acqua sono in piena e alcuni sono già esondati. Ma l’allarme di qui a poche ore si estenderà a tutta la pianura Padana: quella di oggi sarà un’altra giornata di forte maltempo, una domenica piovosissima che farà ulteriormente ingrossare tutti i bacini fluviali. Già ieri il livello Po è salito di quasi 4,5 metri in un solo giorno per effetto delle intense precipitazioni che si sono verificate al nord/ovest, con accumuli fino a 450mm in Piemonte.
Nelle prossime ore il maltempo non darà tregua al nord, e continuerà a estendersi al centro/sud con forti temporali e dei nubifragi tra Toscana, Lazio e Liguria in estensione anche su Sicilia, Calabria e Puglia, dove adesso è solo il forte vento di scirocco a causare problemi, disagi sulle strade e qualche danno. Inoltre anche la Sardegna sarà bersagliata da nuovi fenomeni temporaleschi dopo quelli che ha già avuto nelle scorse ore, e la situazione più preoccupante è quella per la prossima settimana. Da lunedì 7, infatti, speravamo in un miglioramento delle condizioni meteorologiche ma così non sarà, anzi, sono assolutamente confermate le ipotesi che abbiamo già descritto nel nostro MeteoNotiziario qualche ora fa, con l’ormai imminente formazione di un ciclone Mediterraneo nei pressi delle Baleari, e successivamente un suo possibile spostamento verso l’Italia centro/meridionale nel corso della prossima settimana. E’ ancora presto per confermare al 100% quest’ipotesi, ma intanto di sicuro c’è che il ciclone Mediterraneo è già in formazione nelle acque occidentali del “Mare Nostrum”, e nelle prossime ore darà spettacolo sulle mappe satellitari che diventeranno partcolarmente suggestive, con un fantastico “ricciolo” di nubi temporalesche sul mare intorno all’occhio del ciclone.
Questa situazione alimenterà forte maltempo sull’Italia anche nei primi giorni della prossima settimana: tra lunedì 7 e martedì 8 novembre, il nord/ovest, la Toscana e la Sardegna saranno funestate da altre piogge torrenziali, localmente intense. Potranno esserci altri fenomeni temporaleschi alluvionali, anche se non è semplice localizzarli. L’area a rischio è comunque quella costiera della Liguria (tutta) e dell’alta Toscana. Tra Versilia, Cinque Terre, Genoano, Savonese e Imperiese sono possibili nuovi eventi alluvionali. Inoltre continuerà a piovere ininterrottamente anche in Piemonte, mentre la Sardegna riceverà continui flussi temporaleschi molto violenti da ovest. Allerta massima anche per la pianura Padana, dove i corsi d’acqua rimarranno in piena per tutta la prossima settimana ed è alto il rischio di straripamenti ed esondazioni.
In generale, su tutt’Italia persisteranno forti venti di scirocco. I mari rimarranno molto mossi con mareggiate lungo le coste esposte ed acqua alta a Venezia. Da mercoledì 9 in poi potremmo avere un primo timido miglioramento da nord, mentre il maltempo dovrebbe poi concentrarsi al sud con il lento ma inesorabile spostamento verso ovest di un ciclone Mediterraneo la cui nascita ed evoluzione ci ha colto di sorpresa, poche ore fa, al punto da farci titolare “ipotesi-shock“.
Ma adesso sta per diventare realtà, e molto probabilmente ne dovremo parlare a lungo … sperando di non vedere ancora una volta il terreno sgretolarsi sotto la furia dell’acqua, e le città devastate dal fango.
Il maltempo, probabilmente, è destinato a durare a lungo a causa della persistenza dell’anticiclone di blocco a est, che anche nel prosieguo del mese di novembre potrebbe determinare situazioni simili a quelle di questa o della scorsa settimana, in cui abbiamo purtroppo avuto ripercussioni drammatiche sul nostro Paese.