‘Le vicende della Lunigiana sono molto diverse da quelle dell’alluvione di Firenze, ma visto che il tempo di ricorrenza dell’alluvione a Firenze e’ di circa cento anni, si sa che purtroppo ritornera”’. Lo ha detto Giampiero Maracchi, direttore dell’istituto di biometeorologia del Cnr, parlando dell’alluvione del 4 novembre 1966 a margine di una conferenza stampa di Confesercenti Firenze. Secondo Maracchi ”c’e’ modo” di prevenire una simile sciagura, ”ma per un evento di quel genere, quando piovvero 200 mm in modo omogeneo su tutta la parte a nord di Firenze, ovvero il bacino dell’alto Valdarno e del Casentino, soltanto le casse di espansione permettono di salvare Firenze. Se non si fanno, non si salva”. Sulla necessita’ delle casse di espansione, segnalata anche dal sindaco di Firenze Matteo Renzi che ha criticato l’eccessiva burocrazia per realizzarle, il climatologo ha detto che ”Renzi ha ragione: e’ anche vero pero’ che qui ognuno accusa quell’altro, e non si sa mai chi sia il responsabile”.