Il governo thailandese ha annunciato la messa in atto di un piano di ricostruzione, in grado di prevenire in futuro i disastri che sono stati provocati quest anno dall’alluvione, in modo da ridare fiducia a investitori e turisti. “Dobbiamo essere sicuri che, nel caso in cui in futuro il Paese venga colpito dalla stessa quantita’ di pioggia, non si ripresenteranno questi problemi“, ha affermato Veerapong Ramangkul, ex ministro dell’economia e ora a capo della Commissione per il piano di ricostruzione. “Siamo pronti ad investire qualsiasi somma di denaro per assicurarci che questo disastro non accada di nuovo“, continua Veerapong, “ma gli investimenti devono essere efficienti, con un riscontro reale, e devono essere trasparenti“. Gia’ il mese scorso il governo thailandese aveva investito 30 miliardi di dollari (circa 21 miliardi di euro) in un progetto volto ad evitare una nuova disastrosa alluvione, come quella di quest anno, che ha provocato 527 morti e danni per miliardi di dollari.
Intanto primo ministro Yingluck Shinawatra non parteciperà al vertice dell’Apec in programma questo weekend alle isole Hawaii, perche’ impegnata nella gestione della crisi provocata dalle inondazioni che finora hanno provocato 527 morti nel Paese, e continuano a minacciare il centro di Bangkok. La decisione è stata comunicata questa mattina dalla stessa Yingluck: “Ho cancellato i miei piani di partecipare al summit dell’Apec (Cooperazione economica dell’Asia-Pacifico) perch‚ in questo momento il popolo thailandese sta soffrendo per le inondazioni e ha bisogno di sostegno. E’ mio compito risolvere questa crisi“, ha detto Yingluck, per cui il vertice avrebbe rappresentato il debutto sulla scena internazionale. Al suo posto parteciperà il vicepremier Kittiratt Na Ranong. Yingluck ha poi precisato di aver ancora intenzione di partecipare al vertice dell’Asean (Paesi del Sud-est asiatico) in programma a Bali, in Indonesia, dal 17 al 19 novembre.