L’aumento delle temperature terrestri esiste davvero: stavolta a dirlo non è Al Gore, il solito Ipcc, il Met Office o un altro discusso ente con precisi riferimenti politici ed economici alle spalle. Stavolta si tratta di un gruppo di ricerca prestigioso, variegato e soprattutto indipendente, che è stato finanziato anche da una fondazione che sostiene le teorie “scettiche” sui cambiamenti climatici con l’obiettivo di smentire le più catastrofiche teorie sul global warming.
Lo studio è stato pubblicato sul numero di novembre di Nature (vedi copertina a sinistra), la prestigiosa rivista scentifica americana che, con questo studio in primo piano prova a mettere fine all’accesissimo dibattito che da anni impegna il mondo scientifico.
Sicuramente il confronto tra studiosi ed esperti non finirà qui, anche perchè lo studio non entra affatto nel merito delle cause di questo riscaldamento, se sia un naturale ciclo del clima terrestre o se, invece, sia provocato dalle attività umane, ed è su questo che gli studiosi si scontrano maggiormente perchè, in realtà, che le temperature mondiali non stiano aumentando davvero in pochi riuscivano a metterlo in discussione.
Il gruppo di ricerca è stato guidato da Richard Muller, direttore del progetto Berkeley Earth Surface Temperature che ha condotto il più vasto studio sull’argomento dimostrando analizzando centinaia di dati. Muller su Nature ha detto che “i nostri risultati potrebbero far cambiare idea a quanti sono scettici sul cambiamento climatico“. Lo studioso, poi, ha spiegato di partire dal presupposto che tutti i dubbi e gli interrogativi posti dagli scettici avevano un motivo e una validità tecnica, e proprio per questo hanno voluto portare avanti uno studio avvincente, senza analizzare i dati sapendo già quale risultato voler far venir fuori, come invece purtroppo fanno in molti.
I dati alla base dello studio sono riferiti a circa 14,5 milioni di osservazioni medie al mese e sono in accordo con le misure condotte dalla Nasa e da altri gruppi di lavoro.
Su Nature, Muller discute del perchè crede che la tesi degli scettici fosse legittima. Inoltre, spiega perchè ha accettato finanziamenti da parte della Fondazione Charles Koch Charitable, che finanzia anche organizzazioni di scettici del riscaldamento climatico.
“Le temperature registrate a terra e sulla superficie del mare – ha sottolineato – sono state criticate in vari modi dagli scettici che hanno sollevato argomenti legittimi che non hanno avuto risposte dirette o trasparenti dai climatologi“. Per esempio, ha proseguito l’esperto, “gli scettici del clima hanno sollevato la questione delle isole di calore urbano, dicendo che alcune stazioni che rilevano i dati sul cambiamento climatico sono poste in prossimità delle isole di calore urbano e ciò altererebbe i dati. Ma invece lo studio mostra che i dati forniti da queste stazioni sono una minima parte delle informazioni raccolte sul clima e omettendoli da tutti i lavori sul clima i risultati non cambiano“.
Riguardo al finanziamento da parte della fondazione Fondazione Charles Koch Charitable Muller ha sottolineato che “ci hanno dato una borsa di studio senza mettere un controllo agli studi, come hanno fatto anche gli altri finanziatori. Penso che la fondazione abbia finanziato il lavoro perchè validamente preoccupata che alcune questioni legittime poste dagli scettici finora sono state ignorate“.
La pubblicazione di questo studio è l’ennesima conferma che la temperatura del pianeta stia aumentando.
Sulle cause di quest’aumento, invece, si discuterà ancora a lungo…