“Continua l’emergenza e l’Ordine dei geologi della Liguria, dopo aver dato ufficialmente in data 26 ottobre la disponibilita’ a intervenire come tecnici volontari a Prefettura e Protezione Civile, disponibilita’ peraltro accolta solo in minima parte, e’ intenzionato a concludere il gia’ avviato iter di convenzione con la Protezione Civile di Regione Liguria nel minor tempo possibile“. Lo ha affermato Carlo Malgarotto, vicepresidente dell’Ordine dei geologi della Liguria, che in questo momento e’ costantemente sui luoghi dell’alluvione come accaduto dal primo minuto. “Sviluppo economico e prevenzione dal dissesto idrogeologico -ha proseguito Malgarotto– sono due concetti che possono andare di pari passo: solo coniugando una nuova politica di difesa del suolo con incentivi all’imprenditoria agricola e forestale possiamo risollevare le sorti di un territorio dalle straordinarie potenzialita’, ottenendo prodotti di qualita’ e manutenzione del territorio“. A sua volta, Gian Vito Graziano, presidente del Consiglio nazionale dei geologi, rimarca: “Prendiamo atto delle dichiarazioni del ministro Prestigiacomo circa la necessita’ di intraprendere una seria politica di difesa del suolo, ma il ministro dovra’ prima convincere l’esecutivo di cui fa parte -ha proseguito Graziano– che non pare abbia proprio a cuore le sorti del territorio italiano, se e’ vero che puntualmente destina ad altri scopi le gia’ esigue somme destinate alla manutenzione dei nostri bacini“. E oggi, 2 novembre, il “Consiglio nazionale dei geologi e’ vicino a tutti i familiari delle vittime -ha sottolineato- e la speranza e’ che quando i fari mediatici si abbasseranno non venga dimenticato quanto e’ accaduto. Personalmente sono al fianco di tutti coloro i quali hanno perso i propri cari. Tanti i morti, le devastazioni, dunque e’ davvero il momento di fermarsi e di riflettere per rimettere al centro della politica un concetto fondamentale: prevenzione. Dobbiamo farlo tutti, dai cittadini alle istituzioni. Cerchiamo di fare tesoro finalmente di quanto e’ accaduto in questi anni“. “Aumentano le tragedie -ha aggiunto Graziano– e ad ogni precipitazione subito si teme il peggio. Credo che non si possa piu’ continuare cosi’ in un Paese civile come l’Italia. Dobbiamo dare risposte e fare in modo -ha concluso Graziano– che queste vittime non siano vane. Il dissesto idrogeologico spesso uccide ma e’ anche figlio di un mancato rispetto per il territorio“.