Interventi urgenti per i danni causati dal maltempo nel Crotonese sono stati chiesti dal parlamentare del Partito Democratico Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione Agricoltura alla Camera, in una interrogazione al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ed al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. “La Calabria scrive Oliverio – già nel passato, ha affrontato gravi situazioni legate al dissesto idrogeologico e, in particolare, la provincia di Crotone rappresenta una delle zone del territorio italiano a più elevato rischio idrogeologico come confermato dal progetto Iffi (primo inventario dei fenomeni franosi in Italia), che ha evidenziato la diffusa fragilità del territorio crotonese, individuando ben 409 punti identificativi del fenomeno franoso, con 78 aree soggette a rischio frana, per un’estensione totale di territorio che supera i 40 chilometri quadrati; a rendere più preoccupante la situazione si aggiungono le emergenze concrete, che nelle ultime settimane hanno dato luogo a situazioni molto critiche, come le frane che hanno colpito nuovamente diversi comuni del crotonese tra cui Isola Capo Rizzuto, Cirò, Cutro, Crucoli, Mesoraca, Petilia Policastro, Roccabernarda, e Cotronei con comprensibili disagi per i loro abitanti; in particolare, nel comune di Cotronei, tra i più colpiti dalle ultime piogge, una voragine larga dodici metri e profonda oltre sette metri si è aperta su una delle piazze principali del paese. Un automobilista che stava transitando vi è precitato dentro, uscendone fortunatamente illeso. La zona è stata immediatamente transennata ed il sindaco, Nicola Belcastro, che ha disposto un intervento di massima urgenza, ha constatato insieme ai tecnici comunali, che tutte le tubature sottostanti il manto stradale, compresa la condotta idrica, sono state gravemente danneggiate. Lo stesso primo cittadino si è visto costretto a chiudere l’accesso a diverse vie del centro abitato, e a mettere in preallarme numerose famiglie che abitano nella parte bassa del paese che potrebbe essere interessata dall’eventuale esondazione del canale sotterraneo di raccolta delle acque meteoriche, provenienti sia dalle strade del centro abitato che dal bacino imbrifero montano sovrastante il paese esteso per circa 1 Kmq a seguito di possibile rischio crollo dello stesso”. Secondo il parlamentare del Pd “la situazione nel comune presilano di Cotronei è molto critica e gli interventi da predisporre nel più breve tempo possibile, non riguarderebbero dunque solo il ripristino della voragine, ma in particolare il rifacimento e la messa in sicurezza dell’intera galleria di scolo delle acque (la cui realizzazione risalirebbe alla fine degli anni cinquanta) che taglia l’abitato da via Firenze a via Vittorio Emanuele che necessita di un intervento importante, con fondi adeguati; per di più nella zona della Carusa preoccupa la tenuta precaria di un muro di contenimento e in prossimità del cimitero ha ceduto una delle vecchie grotte del Timpone, molte infine le strade interpoderali ormai impraticabili per lunghi tratti; il sindaco di Cotronei lamenta la solitudine nella quale l’amministrazione è stata costretta a fronteggiare l’emergenza e le scarse disponibilità economiche a disposizione del comune per poter rapidamente fra fronte alle situazioni di criticità venutesi a creare a causa del maltempo. Le intense precipitazioni atmosferiche e lo straripamento del fiume Neto e del torrente Telese, inoltre – prosegue Oliverio – hanno causato nella piana gravissimi danni ai terreni agricoli, in particolare alle colture orticole in corso, agli impianti irrigui, ai fossi e ai canali che regolano la regimentazione delle acque; tutto ciò causando la perdita di una parte rilevante delle produzioni”. Nicodemo Oliverio, quindi, chiede “quali iniziative intenda assumere il Governo per garantire tempestivi interventi per la messa in sicurezza idrogeologica del territorio della provincia di Crotone e se il Governo intenda adeguare le risorse finanziarie destinate alla difesa del suolo e alla prevenzione del dissesto idrogeologico, assicurando che la distribuzione avvenga in modo da privilegiare le aree a più alto rischio franoso, come quella della provincia di Crotone, e quali iniziative intenda assumere il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per venire incontro agli agricoltori danneggiati dal maltempo e se non intenda attivare le procedure per la dichiarazioni per lo stato di crisi per calamità naturali”.