L’Italia e’ il secondo mercato in Europa dopo la Germania nel solare termico, con una capacita’ totale installata di 2,7 milioni di metri quadri, pari a quasi 2 GWth. Il volume d’affari ammonta a mezzo miliardo di euro, con un incremento nel 2010 del 3% rispetto all’anno precedente, e gli occupati nel settore sono circa 15 mila. Dati “importanti”, secondo Valeria Verga, segretario generale di Assolterm, l’Associazione Italiana Solare Termico. Intervenuta a un convegno di EnerSolar+ 2011, l’evento dedicato alle energie rinnovabili che proseguira’ fino a domani a Milano, Verga ha spiegato che “se consideriamo l’installato pro capite il panorama cambia, a indicare significativi margini di sviluppo che piu’ che dal sole, di certo non scarso nel nostro Paese, dipendono da un quadro legislativo finora poco favorevole a un adeguato sviluppo del solare termico. La densita’ di impianti solari termici installati in Italia, infatti, e’ ancora al di sotto della media europea, nonostante le grandi potenzialita’. Insomma, molto e’ stato fatto, ma resta ancora tanto da fare”. Quella del solare termico, ha sottolineato, e’ “un’industria comprendente grandi aziende termoidrauliche e piccole e medie imprese specializzate nel solare, che ha raggiunto un notevole livello di sviluppo, crea occupazione e ricchezza in Italia e ha concentrato molti dei suoi sforzi, nonostante una scarsa attenzione da parte delle istituzioni, nella qualita’ dei prodotti e dei processi produttivi, nella professionalizzazione dei servizi offerti e nell’innovazione tecnologica”.