Le previsioni del NOAA hanno diminuito al 20% la possibilità che il flare di classe X possa raggiungere la Terra. La fonte sarebbe una della più grandi macchie solari degli ultimi anni che è presente nell’emisfero orientale del Sole e che ora sta ruotando in direzione del nostro pianeta. Le macchie solari hanno già scatenato un flare di classe X alle 21:27 ora italiana di ieri sera. Il bagliore ha creato onde di ionizzazione nell’atmosfera superiore della Terra, alterando la normale propagazione delle onde radio in Europa e nelle Americhe. In Irlanda, l’effetto è stato sentito anche dopo il tramonto. Al momento l’eruzione di massa coronale viaggia alla velocità di 1100 Km/s, ma non è diretta verso la Terra, ma verso Mercurio e Venere. Gli analisti presso il Laboratorio di meteorologia spaziale Goddard dicono che il CME colpirà Mercurio intorno alle 17:14. La sonda MESSENGER della NASA in orbita intorno a Mercurio monitorerà gli effetti dell’impatto. Il CME dovrebbe poi colpire Venere domani 5 Novembre, ma la nube di plasma probabilmente irromperà innocua contro la parte superiore del pianeta, nella densissima atmosfera venusiana.
Eruzione di massa coronale si dirige verso Mercurio e Venere. Avvertiti gli effetti sulla Terra
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