Il recente aumento del numero di terremoti di grandi dimensioni riflette un evento casuale

MeteoWeb
Credit: USGS

Il terremoto di magnitudo 7,2 che si è verificato il 23 Ottobre in Turchia e il terremoto di magnitudo 9,0 che ha causato lo tsunami in Giappone nel mese di Marzo, stanno portando molti a chiedersi se questi eventi sono parte di una tendenza globale verso terremoti sempre più forti. Dopo aver setacciato una banca dati di registrazioni sismiche risalenti a 110 anni, il sismologo Dr. Andrew Michael dell’USGS, ha concluso che il recente aumento del numero di terremoti di grandi dimensioni può solo riflettere un evento casuale. Utilizzando tre distinte prove di statistica, il Dr. Michael ha studiato se le variazioni nel numero di grandi terremoti globali potrebbero essere spiegate come una fluttuazione casuale, ossia come scosse di assestamento senza poi eventi regolari molto forti. In un articolo recentemente pubblicato, ha sviluppato uno specifico terremoto innescando un modello statistico per determinare se la sismicità mondiale è aumentata dopo il più grande terremoto, esaminando l’effetto dei maggiori terremoti in quelli più deboli. Infine, ha testato l’energia liberata dai terremoti. In ogni test, ha scoperto che il raggruppamento apparente tra i grandi terremoti possa essere descritto come una fluttuazione casuale e non può essere utilizzato per prevedere gli eventi futuri. “I grandi terremoti, in termini statistici, non accadono molto spesso, anche se sono degni di nota per le loro conseguenze enormi. Negli eventi che non accadono molto spesso, i processi casuali sono molto variabili e possono apparire in gruppi anche se non lo sono“, ha detto Dr. Michael.  Il dr. Michael conclude che le previsioni globali dei terremoti e il danno che infliggono dovrebbero essere valutati attraverso una banca dati  storica più lunga possibile a livello geologico, non soltanto attraverso le osservazioni del recente passato. “Questa ricerca è un buon esempio di come la scienza può potenziare le nostre decisioni con la conoscenza, piuttosto che con la paura“, ha detto il direttore dell’USGS Marcia McNutt. “Coloro che vivono in paesi soggetti a terremoti dovrebbero lavorare per rendere il loro ambiente il più sicuro possibile e sapere cosa fare se un terremoto dovesse avvenire”. Il documento “variabilità casuale, che spiega l’apparente raggruppamento globale dei forti terremoti” è stato pubblicato sul Geophysical Research Letters, una pubblicazione della Geophysical Union, ed è disponibile su richiesta.

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