Abbiamo già parlato delle bassissime temperature massime che si misurano in pianura Padana lì dove la nebbia resiste anche nelle ore diurne, con valori che non riescono a salire oltre i +4°C, ma anche nelle ore notturne non si scherza grazie all’inversione termica. Molte localtà della pianura Padana, soprattutto in Emilia Romagna, stamattina hanno toccato i -5°C mentre in Veneto e Lombardia si sono diffusamente raggiunti i -4°C. Molte minime di -3°C anche in Piemonte, Friuli e Toscana, oltre che nei fondovalle di Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta. Molto freddo anche tra Umbria, Marche e Abruzzo, dove le minime sono scese fino a +1/+2°C lungo le coste.
Firenze è scesa per il 4° giorno consecutivo sottozero, mentre Arezzo non fa più testo, da cinque giorni con minime tra -2 e -3°C! Nelle campagne Toscane sono stati toccati diversi picchi di -4°C.
Le fotografie a corredo dell’articolo, “postate” stamattina sui forum dell’AsMER (Associazione Meteorologica dell’Emilia Romagna) e del Centro Meteo Lombardo, sono davvero eloquenti. E questa situazione non cambierà almeno per tutto il weekend. Dopo una prima metà di novembre abbastanza mite, anche se decisamente piovosa, questa settimana si concluderà con fortissime anomalie termiche al suolo per l’Italia centro/settentrionale e soprattutto in pianura Padana, dove il freddo resiste anche di giorno e le medie settimanali chiuderanno fino a 10°C sotto le temperature tipiche del periodo.
Dopotutto siamo ancora a metà novembre, e avere valori così bassi non è consueto.
Ma l’anticiclone sta determinando inversioni davvero notevoli, con temperature elevate in libera atmosfera (sarebbero, infatti, addirittura superiori alle medie del periodo con +4°C a 850hPa) ma, tra campagne, paesi e città, non se ne accorge nessuno …
L’inverno? Al centro/nord è già arrivato …
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