Il progetto Transmit (Training Research and Applications Network to Support the Mitigation of Ionospheric Threats), finanziato dalla Commissione Europea con circa 4 milioni nell’ambito del settimo programma quadro della ricerca, ha come obiettivo formare giovani ricercatori dei sistemi globali di navigazione satellitare. Le minacce più comuni ai sistemi di navigazione satellitare sono i disturbi esercitati dall’atmosfera terrestre sui segnali satellitari che la attraversano, la cui probabilità aumenta quando il Sole è particolarmente attivo e il flusso di particelle cariche (vento solare) particolarmente intenso. Mentre si avvicina il prossimo massimo di attività solare, previsto nel 2013, una rete di università e istituti di ricerca europei, coordinata dall’università britannica di Nottingham e alla quale l’Italia partecipa con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), ha unito le forse nel progetto Transmit. Lo scopo è duplice: l’alta formazione di 16 giovani ricercatori in questo campo, distribuiti tra i vari partner del progetto, e sviluppare un prototipo di servizio per il monitoraggio delle perturbazioni ionosferiche e lo sviluppo di modelli e procedure per la mitigazione dei loro effetti dannosi sui segnali satellitari. Per l’Italia le ricerche in questo campo sono condotte presso l’Ingv, nella sezione di geomagnetismo, aeronomia e geofisica ambientale di Roma, dove Eleftherios Plakidis, ricercatore con cinque anni di esperienza presso l’universita’ di Birmingham, si occupera’ per i prossimi due anni di provvedere alla strategia da adottare nel trattamento dei dati osservazionali per lo sviluppo del prototipo di servizio per Transmit.