Continua a far caldo sulle Dolomiti dove non c’è neve se non sulle cime più alte, e nei prossimi giorni non nevicherà se non in modo debole e sempre ad alta quota. Dopo due anni in cui già a fine novembre i monti delle Dolomiti erano già sommersi dalla neve, quest’anno non è andata – almeno fino al momento – così bene e le temperature elevate non consentono neanche l’utilizzo dei cannoni da neve, anche se qualche pista aperta c’è.
Vediamo la situazione nelle varie zone.
NEL BELLUNESE e’ possibile sciare sul Faloria a Cortina d’Ampezzo, dove e’ aperta dal 27 novembre la pista Tondi innevata artificialmente. Mentre nelle altre zone della provincia l’apertura degli impianti, prevista per il 3 dicembre, sara’ rimandata all’8, sempre meteo permettendo.
IN TRENTINO, a Madonna di Campiglio e sul Passo del Tonale, una breve nevicata, avvenuta il 7-8 novembre in alta quota (2250mt), ha dato la possibilita’ di apertura il 26 novembre di alcuni degli impianti del comprensorio Skirama. Nei prossimi giorni si attende un calo delle temperature che rendera’ piu’ agevole il lavoro d’innevamento artificiale.
IN ALTO ADIGE il comprensorio Dolomiti Superski assicura l’apertura delle valli il 2 dicembre con neve programmata. Sono gia’ in funzione alcune piste in Plan de Corones e in Alta Pusteria. L’area sciistica di Valles-Maranza tra Valle Isarco e Val Pusteria le piste aprira’ il 3 dicembre garantendo l’innevamento artificiale.
Ma anche se la neve si fa aspettare, le prenotazioni sul web riportate dalla societa’ Dolomiti.it Srl attraverso il portale www.dolomiti.it, evidenziano un’alta percentuale di prenotazioni per vacanze in montagna durante le feste natalizie, in particolare nel periodo di Capodanno. Forse a causa della crisi la richiesta da parte dell’utente e’ la vacanza breve, dai due ai quattro giorni al massimo per tutto il periodo natalizio. La struttura alberghiera deve avere due caratteristiche fondamentali: il centro benessere e gli impianti sciistici a due passi dall’albergo. Tedeschi, inglesi, francesi e dell’Est Europa sono sempre in gran numero tra le Dolomiti ma la crisi economica sembra non aver influenzato la scelta di sempre piu’ italiani a spendere per trascorrere le feste fuori di casa pur restando in Italia.