Tante volte, soprattutto al crepuscolo, molti di noi avranno certamente osservato una “stella” molto luminosa di color bianco brillante, la cui posizione sembra inseguire quella del Sole. In realtà quella luce non proviene da una stella ma dal nostro “pianeta gemello”, come viene spesso chiamato Venere. La visibilità del pianeta si alterna tra il crepuscolo e l’alba, ed è possibile osservarlo tramontare da Ovest, e rivederlo ad Est dopo qualche ora, quando viene soprannominato “la stella del mattino”. Gli antichi astronomi in realtà, credevano che fossero due corpi celesti differenti. Ecco perché Venere è chiamata Fosforo, foriera di luce, ed Espero, figlio di Atlante. E’ stato il filosofo e matematico greco Pitagora, che per primo si rese conto che Fosforo e Espero erano in realtà un unico oggetto. Per gli antichi, tale comportamento era sconcertante e non è stato realmente compreso fino al tempo di Galileo. Dopo essersi trasferito a Pisa nell’autunno del 1610, Galilei iniziò ad osservare Venere attraverso il suo cannocchiale. Una sera, si accorse che una piccola fetta sembrava mancare dal disco di Venere. Dopo diversi mesi, il pianeta apparve in forma di mezzaluna – in altre parole, sembrava di visualizzare le stesse fasi come la Luna. Questa era una grande scoperta, che alla fine ha contribuito a fornire un colpo mortale al concetto di un universo geocentrico. Venere vaga solo ad una limitata distanza a est o a ovest del Sole, dal momento che, come Mercurio, è un pianeta “inferiore” (orbita attorno al sole più vicino di quanto non faccia la Terra). Quando Venere si trova sul lato opposto rispetto al Sole, dalla Terra sembra di vederla piena (o quasi) e piuttosto piccola, perché la sua distanza è elevata. Ma poichè si muove con una velocità maggiore intorno al Sole di quanto non faccia la Terra nella sua rivoluzione, diventa via via più vicina e aumentano le sue dimensioni apparenti. In definitiva, come Venere si prepara a passare tra la Terra e il Sole, appaiono le fasi. E poiché, a questo punto della sua orbita, è quasi sei volte più vicino a noi rispetto a quando era sul lato opposto del sole, Venere appare molto più grande.
Ecco un programma di come l’aspetto di Venere varierà nei prossimi mesi:
26 Novembre 2011 – 90% del disco illuminato: nonostante il fatto che appaia impressionante a occhio nudo, Venere non offre molto attraverso un telescopio. Si trova imfatti proprio sul lato più lontano del Sole, ad una distanza di 219 milioni di chilometri dalla Terra, e sembra quindi un piccolo disco d’argento quasi pieno.
28 Gennaio 2012 – 75% del disco illuminato: poiché è ancora a quasi 105 169 milioni di km dalla Terra, Venere continua ad apparire relativamente piccolo al telescopio. Tuttavia, l’angolo di illuminazione cambierà sufficientemente per permettere di individuare qualche tenue dettaglio.
27 Marzo 2012 – massima elongazione Est: Venere arriva alla sua massima distanza angolare est del Sole (46 gradi). Il pianeta brillante ora oscilla più a est del Sole, tramontando quattro ore dopo il tramonto e continuando a svanire in fase così come lentamente sembrano allargarsi le sue dimensioni. Nella geometria del sistema solare, Venere rende ora un angolo retto sia con il Sole che con la Terra, ed è ugualmente distante (106 milioni km) da entrambi. In termini di dimensioni apparenti, Venere apparirà due volte più grande come lo era alla fine di Gennaio. In un telescopio, Venere appare come un abbagliante bianco-argenteo a forma di “mezza luna”. Un progetto di osservazione da portare avanti è quello di cercare di determinare il tempo di dicotomia, ossia quando il pianeta appare esattamente illuminato per metà. La dicotomia di Venere di solito si verifica quando Venere dovrebbe comunque apparire leggermente gibboso, circa una settimana prima della massima elongazione orientale.
30 Aprile 2012 – massima illuminazione: Venere sarà ora al vertice del suo grande splendore. E’ così brillante, che si può vedere facilmente ad occhio nudo in un tardo pomeriggio terso e privo di foschia. Esso continuerà ad avvicinarsi alla Terra. In un telescopio appare ora come una grande, bella mezzaluna che cresce sempre di più ma per i motivi sopra esposti si rende sempre più sottile con il passare dei giorni. La mezzaluna sarà ora visibile anche con un binocolo. Come detto quando Venere mostra un disco completo, appare relativamente piccolo. Al contrario, quando appare molto grande, è una falce molto stretta. A questo punto, però, siamo ad una via di mezzo tra questi due estremi. Venere ora dista 66 milioni di km dalla Terra, e il 2 maggio, il suo disco sarà illuminato per il 25%. Il pianeta appare ora quasi al 40% più grande di quanto non abbia fatto solo un mese fa.
16 Maggio 2012 – 12% del disco illuminato: la falce di Venere continuerà ad essere sottile, in quanto continuerà il suo avvicinarsi alla nostra Terra, e sembrerà avere una forma più allungata. Venere sarà ora a 51 milioni di km di distanza.
23 Maggio 2012 – Disco solo al 6% illuminato: adesso sarà fondamentale cercare di individuare Venere il più presto possibile, quando è ancora alto nel cielo in un ambiente stabile. Ben prima del tramonto è la soluzione migliore. Da metà latitudini settentrionali, al tramonto, Venere resterà di circa 15 gradi sopra l’orizzonte ovest-nord-ovest. Ora dista 46,6 milioni di km dalla Terra, ed è sempre più allineato tra noi e il Sole, e come tale, trasformerà sempre di più il suo lato oscuro verso noi.
5 giugno 2012 – congiunzione inferiore: Venere sarà visibile come stella del mattino e comparirà direttamente tra la Terra e il Sole. Il risultato sarà un rarissimo “transito”. Venere sarà visto come un puntino nero che passa attraverso il disco Solare. Questo sarà l’ultimo transito di Venere fino al 11 Dicembre 2117 e l’ultimo visibile dal Nord America fino al 8 dicembre 2125.