Un gruppo di esperti di scienziati, giornalisti ed esperti della gestione del rischio, si sono riuniti per discutere sul rischio che rigurda la Terra attraverso gli oggetti Sistema Solare la cui orbita può intersecare quella della Terra. Questi oggetti prendono il nome di NEO, acronimo di Near Earth Object. La riunione di questi professionisti sta aiutando a redigere un rapporto per il comitato delle Nazioni Unite (ONU COPUOS) sull’uso pacifico dello spazio esterno, che sarà consegnato al gruppo di lavoro dedicato a organizzare un approccio che contrasta la potenziale minaccia rappresentata dai Near Earth Objects, o NEO. In particolare, il gruppo di lavoro dell’ONU nelle sue deliberazioni, valuta di istituire una rete di informazione, di analisi e di avviso (IAWN). Al team dei partecipanti, sono inclusi giornalisti e scrittori, autorità di comunicazione dei pericoli, artisti e ricercatori NEO. La riunione, tenutasi dal 14 al 15 novembre, è stata organizzata dalla University of Colorado, a Boulder. La riunione è stata convocata dalla Fondazione Mondo Sicuro e dall’Associazione degli Esploratori dello Spazio.
Tra le questioni discusse durante i due giorni ci sono:
- Quali sono gli strumenti efficaci per educare il pubblico con un concreto piano di sensibilizzazione e di educazione, favorire informazioni accurate e tempestive sui possibili effetti di un oggetto potenzialmente pericoloso e quali passi attuabili si possano prendere.
- Come migliorare l’informazione verso il pubblico riguardo ai NEO e a qualsiasi altro oggetto pericoloso per la Terra, al fine di evitare la disinformazione.
- Quali iniziative possano essere prese per sviluppare un piano di sensibilizzazione e di educazione, quella che offre informazioni accurate e tempestive sui possibili effetti di oggetti potenzialmente pericolosi.
La World Foundation ha un interesse di lunga data in merito a mantenere un occhio vigile sui NEO, così come la creazione di una strategia di Difesa Planetaria. Le conseguenze derivanti da uno di questi oggetti in relazione alla Terra dipende dalla sua dimensione e dalla sua traiettoria. I danni possono variare, dalla distruzione di un’area delle dimensioni di una città, alla creazione di tsunami, alla distruzione totale. “L’istituzione di una strategia di difesa planetaria comprende una serie di componenti; trovare gli oggetti potenzialmente pericolosi, prevedere le loro posizioni future, e fornire avvisi circa gli impatti futuri con la Terra”, ha dichiarato il Dr. Ray Williamson, direttore esecutivo del World Foundation Secure. Inoltre, una strategia di difesa planetaria comprende anche missioni che possano deviare asteroidi modificando la loro orbita, nonché la preparazione e la gestione delle catastrofi, formando un piano di mitigazione e recupero per contrastare le conseguenze. La necessità di un IAWN era stato identificato da un invito ad una risposta globale, un rapporto preparato da un gruppo di esperti convocato dalla Associazione di esploratori spaziali (ASE) per aiutare il lavoro del team delle Nazioni Unite su questi corpi, che è stata fondata nel 2001.
Fonti: ScienceDaily