La fatidica data indicata come fine del calendario dei Maya si avvicina: manca poco meno di un anno all’ora “x” e impazza la febbre di apocalisse e mentre i Paesi dell’America centrale stanno provando a sfruttare questa situazione per fare business turistico, c’è chi alla fine del mondo crede davvero. Un gruppo di 38 famiglie italiane ha infatti aderito all’associazione esoterica «Quinta Essencia» e, dopo avere preso la nazionalità messicana, si è trasferito a Xul, una cittadina dello Yucatan, antica terra dei Maya. Le 38 famiglie italiane vivono nascoste nel «rifugio delle aquile», un insieme di ville fortificate, con porte e finestre anti-bomba, rifugi e tunnel sotterranei. Il gruppo mantiene il più assoluto riserbo sul suo stile di vita e sulle sue finalità: si sa solo che la «Quinta Essencia» intende “preservare l’equilibrio ecologico”. Le scarse informazioni sulla “colonia dell’apocalisse” sono state fornite dalla stampa locale attraverso i residenti del luogo, un migliaio in tutto, che hanno offerto la mano d’opera necessaria alla costruzione della “cittadella blindata”.
Sono state costruite 38 ville che danno vita aun complesso che forma una specie di roccaforte ribattezzata, come quelle dei Maya, “La de los Aguilas”: un rifugio delle aquile dove sopravvivere all’imminente fine del mondo.
