Se è vero, com’è vero, che il maltempo di queste ore è ben più intenso e deciso di quello del weekend, con temperature più basse, nevicate più diffuse e piogge più intense, è anche vero che quello che succederà tra domani sera e giovedì sarà tutto un altro paio di maniche. Una nuova perturbazione determinerà una netta intensificazione dei fenomeni perturbati, con copiose nevicate fin a bassissima quota in tutto il centro/sud, che sarà sommerso dalla neve.
Ma andiamo con ordine: stiamo vivendo una situazione spiccatamente invernale sul nostro Paese; dopo il primo affondo freddo del weekend, le condizioni del tempo sono variabili un pò ovunque a causa di un centro di bassa pressione che è nato ieri mattina intorno all’isola d’Elba e che, molto lentamente, si sta spostando verso sud/est. Questo centro di bassa pressione stasera arriverà in Puglia e domattina si allontanerà verso la Grecia, provocando ancora maltempo al centro/sud con nevicate fino a bassa quota. Nelle ore centrali della giornata di domani, e nella prima parte del pomeriggio, il tempo migliorerà – seppur in modo timido – su gran parte del Paese, anche se insisteranno precipitazoni residue specie nel basso Adriatico e nel basso Tirreno, nevose fin dalle quote collinari; contemporaneamente, però, una nuova perturbazione nascerà nel mar Ligure per ciclogenesi Mediterranea, alimentata dai contrasti termici tra continui impulsi gelidi in arrivo da nord/est e, invece, l’aria più mite presente intorno all’Italia. Questa perturbazione si formerà nelle prime ore del pomerggio e si sposterà nella seconda parte della giornata verso sud/est, nel mar Tirreno, provocando forte maltempo in Sardegna, dove ci saranno piogge e temporali anche intensi. Sull’isola la neve cadrà copiosa oltre i 900/1.000 metri di neve perchè la ciclogenesi richiamerà aria un pò più calda da sud/ovest e farà impennare le temperature si qualche grado rispetto al freddo di queste ore, in cui sta nevicando con accumuli fin dai 300 metri di quota e con rovesci di gragnola o simil-neve fin sulle coste di Olbia, Sassari, Alghero e di altre aree dell’isola. Dopotutto resterà freddo, da pieno inverno, e i rilievi saranno sommersi da diverse decine di centimetri di neve, appunto, oltre i 900/1.000 metri di neve.
Nella serata di domani, martedì 20 dicembre, il maltempo si sposterà dalla Sardegna verso il mar Tirreno e l’Italia peninsulare, ed è in questa fase, nella sera/notte, che ci potrebbero essere delle precipitazioni tra Lazio e Toscana, specie nelle zone più vicine alla costa. Non è escluso che possa cadere qualche fiocco di neve addirittura a Roma, oltre che a Grosseto, Viterbo e in altre località di Lazio e Toscana, in quanto le precipitazioni potrebbero arrivare in serata, dopo già diverse ore di inversione termica che potrebbe contrinuire ad abbassare notevolmente le temperature che già sono di per sè fredde in questi giorni per l’aria presente sul nostro Paese. Nelle scorse ore sul Lazio ha nevicato con accumuli fin dai 300 metri di quota, si sono imbiancati anche i Castelli Romani e a Roma ci sono state forti piogge con temperature tra +4 e +5°C in pieno giorno; ipotizzare una debole fioccata per domani sera/notte non è poi così bizzarro, anche se solo il nowcasting potrà farci capire come andranno le cose in tempo reale.
Intanto nel corso della notte il vortice depressionario si approfondirà ulteriormente e si sposterà sul basso Tirreno, dove arriverà nella mattinata di mercoledì 21. Quella di mercoledì sarà la giornata “clou” in assoluto per quanto riguarda questo peggioramento, almeno per tutto il centro/sud, anche se poi giovedì 22 potrebbero verificarsi nevicate – anche intense – fino a quote più basse. Ma in termini di fenomeni di maltempo, mercoledì ci saranno quelli più intensi perchè il minimo sarà molto profondo e nel corso della mattinata attraverserà lo Stretto di Messina, spostandosi dallo Jonio al Tirreno. Questa nuova perturbazione determinerà forti venti ciclonici intorno al minimo, che potranno arrivare a soffiare localmente fino a 90km/h, agitando tutti i mari Italiani. Sarà una nuova “tempesta” invernale, con forti piogge e temporali specie tra Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia, dove la neve cadrà copiosa oltre i 700/800 metri in Campania, Basilicata e Calabria centro/settentrionale e oltre i 900/1.100 metri tra Calabria centro/meridionale e Sicilia dove, anche qui, le temperature aumenteranno di qualche grado per il richiamo sud/occidentale dovuto al passaggio del minimo, con valori un pò più elevati rispetto a quelli delle ore precedenti, quando – tra stasera e domattina – su Calabria e Sicilia potrà nevicare a partire dai 500/600 metri di quota. Dopotutto l’arrivo di aria un pelino più mite è carburante essenziale per alimentare fenomeni precipitativi intensi: infatti avremo forti piogge con temporali che determineranno accumuli di neve davvero abbondanti sui rilievi Appenninici del sud, che saranno sommersi. Tra Sila e Pollino cadrà moltissima neve proprio nella giornata di mercoledì, con accumuli superiori ai 70cm oltre i 1.200 metri di quota. Sarà una grande nevicata. Centimetri che si andranno ad aggiungere a quelli che stanno cadendo in queste ore, e a quelli che cadranno nelle ore successive. Sì perchè anche giovedì 22 sarà una giornata di freddo e maltempo, ancora una volta al centro/sud: lo spostamento del centro di bassa pressione sullo Jonio, in allontanamento verso la Grecia, favorirà l’ingresso di nuclei gelidi a tutte le quote da nord/est sull’Italia meridionale. Il maltempo sarà più intenso e ci saranno nevicate fin a bassissima quota specie tra Abruzzo, Molise e Puglia dove potrebbe nevicare sin dai 200/300 metri di quota. In Campania, Basilicata e Calabria centro/settentrionale la neve cadrà a partire dai 300/400 metri di quota, e in Calabria centro/meridionale e Sicilia dai 400/500 metri, con precipitazioni abbondanti sui rilievi.
La situazione migliorerà solo nella giornata di venerdì 23, quando comunque al mattino ci saranno ancora gli ultimi fenomeni residui al sud con fioccate fin a bassa quota specie in Calabria e Sicilia; le temperature rimarranno basse e, per quanto rimanga ancora in prognosi riservata, anche la previsione per il Natale è decisamente promettente perchè poi proprio tra sabato 24 e domenica 25 non è da escludere una nuova discesa fresca e instabile da nord. Ma ne riparleremo nei prossimmi aggiornamenti.
In chiusura un riferimento all’Italia settentrionale, in cui non ci sarà maltempo anche se sull’Emilia Romagna non sono da escludere nuove fioccate fin a bassissima quota, come quelle verificatesi nelle scorse ore. Ma in generale al nord il tempo sarà buono, però gelido. Ed è su questo che vogliamo soffermarci. I valori di stanotte, con -7°C a Bolzano, -5°C a Milano, -4°C a Brescia e Torino sono solo un antipasto del gelo che già domattina attanaglierà il nord, specie al nord/est, con picchi di -12°C nei fondovalle Alpini e temperature vicine ai -10°C anche nelle zone più fredde della pianura Padana.
L’inverno è iniziato all’improvviso, ma sta facendo subito sul serio.
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