Nel 2011, la maggior parte degli sciami meteorici si è verificato quando la Luna era prossima ad essere piena. Questo inquinamento luminoso naturale non ha permesso di osservare al meglio il picco di attività dei vari sciami che si sono presentati. Il 2012 però comincerà con una pioggia di meteore senza che il nostro satellite possa interferire con la visione. Sono le Quadrantidi, che raggiungeranno il picco la mattina del 4 Gennaio alle 8:00 (ora italiana), ma che potranno essere viste anche poche ore prima dai nostri cieli. Le piogge di meteore si verificano quando la Terra attraversa i detriti di comete o asteroidi disgregati in passato. Il risultato è un numero elevato di “stelle cadenti”, talvolta anche centinaia, nel corso di una serata. La pioggia di meteore più conosciuta è quella delle Perseidi, che si verifica nella seconda settimana del mese di Agosto. Questo dipende, oltre che dalla loro spettacolarità, anche dal periodo favorevolissimo alle osservazioni. Gli altri due sciami spettacolari sono le Geminidi di metà Dicembre e appunto le Quadrantidi, ai primi di Gennaio. Buona parte delle piogge di meteore prendono il nome dalle costellazioni da cui sembrano provenire, il punto del cielo cioè in cui si trova il radiante. Ma da quale costellazione prendono quindi il nome le Quadrantidi? Stranamente prendono il nome da una costellazione non più esistente, il Quadrante Murale. E’stata una costellazione utilizzata dai primi astronomi per misurare le posizioni del cielo. Se avete avuto la possibilità di osservare una fotografia dell’astronomo danese Tycho Brahe, probabilmente avrete osservato questa costellazione. Fu nominata nel 1795 dall’astronomo francese Jérôme Lalande, che aveva un quadrante sul suo muro di casa e che decise di immortalare dal cielo. La costellazione ormai abbandonata, consisteva in un gruppo di deboli stelle tra la parte superiore di Boote e il manico del Grande Carro. La cometa che ha creato questa pioggia di meteore non è stata identificata con certezza, ma potrebbe essere stata una cometa osservata nel 1490 dagli astronomi cinesi, coreani e giapponesi.
Le meteore si muovono troppo velocemente per essere rintracciate con telescopi o persino con l’ausilio di un semplice binocolo. Il modo migliore per osservarle è quello di indossare abiti caldi e sdraiarsi su una sedia a sdraio per ottenere la più ampia visione del cielo possibile. Non è necessario sapere dove si trova il radiante, in quanto le meteore possono essere viste in qualsiasi parte del cielo. L’unica cosa importante è che il radiante si trovi sopra l’orizzonte. Questo non è un problema per la maggior parte degli osservatori del Nord America o dell’Europa, in quanto il radiante delle Quadrantidi è circumpolare, vale a dire che non tramonta mai. Ideale sarebbe utilizzare delle luci rosse per non disturbare la visione notturna, e attendere almeno 20 minuti al buio, per permettere alla nostra vista di adattarsi alle condizioni di luce. Il punto migliore di osservazione sarà come sempre un luogo lontano da fonti luminose e quindi da grandi città. In queste circostanze non è detto che dopo qualche secondo si riesca a vedere tante “stelle cadenti”, ma alle volte è necessario attendere qualche minuto. Con un pò di pazienza però, lo spettacolo sarà assicurato. I meteoroidi che entrano nella nostra atmosfera, viaggiano molto spesso a “grappoli”, per cui nel punto in cui si dovesse osservare una meteora, potrebbe essere il punto da osservare con maggiore attenzione. Non ci resta che augurarvi delle buone osservazioni.