Quanto alla composizione del particolato di San Silvestro “analisi effettuate nella prima giornata dell’anno 2006 avevano evidenziato a Milano, un aumento nelle concentrazioni di potassio, stronzio, bario, oltre che di magnesio, alluminio, zolfo, titanio, manganese, rame, bromo e piombo”. “Ovviamente – precisa l’Arpa lombarda – la quantita’ dell’incremento” dei livelli di particolato “e la sua durata dipendono, oltre che dalle condizioni meteorologiche, dalla posizione della singola stazione, piu’ o meno direttamente esposta allo scoppio dei fuochi”. L’aumento di polveri sottili “e’ in generale comune a tutte le aree urbane”, prosegue l’Agenzia, e “il contributo tende peraltro a essere limitato alla prima giornata dell’anno. Nei giorni successivi, infatti, i fenomeni di dispersione e le altre fonti presenti rendono sempre meno importante questa componente”. Lo smog di San Silvestro, secondo quanto confermano anche le misurazioni delle centraline lombarde, dunque esiste, anche se i suoi effetti sono transitori. La controprova, probabilmente, si potra’ avere quest’anno: Milano, infatti, applichera’ il ‘divieto di botti e petardi’ previsto dall’ordinanza anti-smog e confermato dal sindaco Giuliano Pisapia – e’ prevista una multa di 50 euro per chi lo infrange – e le stazioni della rete Arpa, posizionate nella metropoli lombarda, non dovrebbero registrare il classico picco a cavallo fra il vecchio e nuovo anno, osservato nel tempo. Non solo: qualche differenza si dovrebbe osservare fra i grafici di Milano, dove il debutto del 2012 – se sara’ rispettata l’ordinanza – avverra’ nel silenzio, e quelli rilevati in citta’ in cui non vige lo stop ai fuochi d’artificio.
Botti di Capodanno: ecco come e quanto alimentano il tasso di smog
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