Dopo l’eclissi è il turno delle Geminidi, lo sciame di meteore più intenso dell’anno

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Una straordinaria meteora

Tra domani ed il 14 Dicembre ci sarà il consueto appuntamento invernale con lo sciame delle Geminidi, le meteore (comunemente denominate stelle cadenti) che prospetticamente sembrano provenire dalla costellazione dei Gemelli. Lo sciame delle Geminidi è relativamente giovane. Probabilmente la prima volta che è stato osservato è stato nel 1830 da una barca sul fiume Mississippi. Nel corso degli anni però è divenuto sempre più evidente, divenendo lo sciame più intenso e più spettacolare dell’anno. Le meteore delle Geminidi sono conosciute per la loro “lenta” entrata in atmosfera, che permette una visione migliore dell’evento. Esse impattano con la nostra atmosfera molto lentamente (circa 35 km/s) e quindi si possono osservare più facilmente. Alcune di esse appaiono di colorazione giallastra e in passato, durante notti prive di disturbi, sono state osservate oltre 120 meteore ogni ora. Quest’anno però il numero sarà pari alla metà. A differenza del periodo in cui sono visibili le famose Perseidi, il clima sarà naturalmente freddo, per cui è necessario un abbigliamento adeguato. Questa è una delle regioni per cui questi sciami, seppur spettacolari, sono molto meno conosciuti di quelli della famosa “notte di San Lorenzo”. Il clima estivo permette di osservare agevolmente il cielo dalle spiagge o da luoghi di montagna lontani da foni luminose, mentre è ben più raro che un semplice osservatore si ritrovi con il naso all’insù nella metà del mese di Dicembre. Occasionalmente le Geminidi possono anche produrre splendide palle di fuoco, visibili anche nelle condizioni più sfavorevoli.

Credit: Jimmy Westlake

Le meteore sono spesso indicate come “stelle cadenti”, ma queste strisce di luce in realtà provengono da pezzi di detriti che hanno colpito l’atmosfera terrestre e che bruciano per attrito. Quelle di dimensioni maggiori che si tuffano attraverso l’atmosfera, possono appunto causare meteore insolitamente luminose, che sono chiamate palle di fuoco o “bolidi”. Buona parte delle piogge di meteore sono resti di comete, ma le Geminidi sono un po’ diverse. La fonte di queste meteore è uno strano asteroide chiamato 3200 Phaeton, e ciò che vediamo nella nostra atmosfera non sono altro che i suoi detriti polverosi. Questa roccia spaziale orbita più vicino al Sole rispetto a qualsiasi altro asteroide conosciuto, trovandosi ben all’interno dell’orbita di Mercurio. Questo comportamento rende 3200 Phaeton più simile ad una cometa di un asteroide, ma l’oggetto non ha mai mostrato altre caratteristiche che lo classificano come una cometa, come una chioma, getti di gas o una coda. Scoperto nel 1983, probabilmente in passato ha avuto uno scontro oltre l’orbita di Marte e quindi ora si porta dietro queste scie di detriti. La pioggia di meteore delle Geminidi prende il nome dalla costellazione dei Gemelli, perché le meteore sembrano irradiarsi da questo punto nel cielo. Quando guardiamo verso questo punto del firmamento, in realtà stiamo esaminando la linea dell’orbita di 3200 Phaeton, dicono gli scienziati. Le geminidi saranno l’ultimo sciame visibile nel 2011, che si concluderà tuttavia con qualche difficoltà di osservazione. Purtroppo quest’anno lo spettacolo sarà quasi totalmente disturbato dalla luminosità della Luna, che rischiarerà il cielo notturno non permettendo la visione delle meteore più deboli. Nelle prossime 48 ore tuttavia tanti desideri si leveranno nel cielo, sperando che ognuno di essi possa essere realizzato. Tempo permettendo naturalmente.

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