Grazie alle rilevazioni condotte dall’Agenzia dell’Ambiente e ai Piani d’Azione Nazionali (Pan) trasmessi dai paesi membri, la Commissione europea e’ in grado di formulare un programma di obiettivi e scadenze consegnate a documento previsionale dell’approvvigionamento e dello sviluppo delle rinnovabili. Attore protagonista sembra essere l’eolico off-shore destinato a crescere rapidamente da qui al 2020, con una capacita’ installata in grado di raggiungere l’obiettivo di 44.2 GW. E sembra destinata a raddoppiare la capacita’ installata dell’eolico on-shore e delle centrali elettriche alimentate a biomassa. Successo in vista anche per il solare fotovoltaico destinato a triplicare il suo rendimento, come anche la geotermia mentre il solare termico potrebbe quadruplicare. Ben il 43% della produzione di energia rinnovabile sara’ destinata al riscaldamento e al raffreddamento. Il settore dei trasporti, comparto in crescita secondo l’Aea, si rivela essere il minor consumatore di energia rinnovabile con 12% tra il 2005 e il 2020. La fonte che si aggiudica il primato e’ il mare: progetti sviluppato nel settore dell’eolico marino e quelli che prevedono sfruttamento dell’energia delle onde e delle maree sono destinati a incrementare di 11 volte la propria potenza. I dati sono incoraggianti ma si deve fare di piu’: la combustione da fonti fossili minaccia la stabilita’ del clima, l’inquinamento delle centrali elettriche a gas e carbone sta costando miliardi di euro all’anno in Europa in costi sanitari, e’ dunque necessario impegnarsi con determinazioni nello sviluppo delle alternative e in particolare delle fonti rinnovabili.