I credenti dell’antica profezia Maya sono sempre in aumento

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Ogni mattina negli ultimi anni, Lonny Sundvall, 49 enne dell’Oregon, negli Stati Uniti, segue un rituale costante in attesa che la profezia dei Maya si avveri.  “La prima cosa che faccio quando mi alzo è controllare il sito web Geological Survey degli Stati Uniti per i terremoti e i vulcani. Poi controllo gli osservatori e quindi il meteo dello spazio”. Una parte della comunità sempre più importante crede che nel 21 Dicembre 2012 l’antica profezia Maya debba portare una serie di eventi catastrofici che cambieranno per sempre la vita sulla Terra. “Le stagioni – dice Sundvall – sono sempre più irregolari. Gli uccelli migratori volano a quote più basse. I cervi si stanno comportando in modo diverso”. Come abbiamo più volte ribadito, sono stati tanti i film, i libri, le trasmissioni tv, legate a questa vicenda, che a nostro parere è solo frutto di ingiustificato allarmismo. Eppure, nonostante siano tanti i motivi che spingono a non credere alla fine del mondo, man mano che quella fatidica data si avvicina i siti del settore stanno andando alla grande. Le teorie legate alle previsioni sul 2012 sono le più svariate, e sono quasi tutte legate alla fine del calendario del lungo computo, basato su un ciclo cominciato nel 3114 a.C e che terminerà appunto nel 2012. Naturalmente, tra gli esperti di cultura Maya, c’è anche chi precisa che il popolo precolombiano non ha mai fatto nessuna profezia apocalittica per quella data: “I Maya non hanno mai detto nulla sulla fine del mondo o su un possibile grande cambiamento nel mondo in quella data“, ha osservato David Stuart, professore di arte e scrittura mesoamericana presso l’Università del Texas a Austin. “Il calendario non solo continua dopo quella data, ma va avanti per altri 70 ottilioni (10 alla 27esima potenza, ndr) di anni“. A parere del docente, le previsioni apocalittiche provengono tutte per lo più da “interpretazioni New Age e misticiste riguardo ai calendari Maya, ma non si basano su studi archeologici e antropologici”. Ad ogni modo ci sono tante persone che si stanno preparando per l’evento che cambierà, a loro modo di vedere, l’umanità.  E come sempre accade c’è chi ci specula senza alcun rimorso, come alcuni tour operator che stanno vendendo pacchetti turistici per permettere di visitare , nel dicembre 2012, proprio le terre dei Maya (Messico, Guatemala e Belize). Ma se in questo caso si ha almeno una stupenda vacanza in cambio, c’è chi fa ancora peggio, vendendo t-shirt e spazi pubblicitari, chi libri, chi addirittura case e ville nei cosiddetti villaggi bunker. Tornando al nostro Lonny Sundvall, diciamo che oltre a visionare quei siti ogni mattina, ha costruito una “camera delle 72 ore”, un bunker sotterraneo di cemento, dove raccoglie cibo, acqua, denaro contante e fucili per accogliere sua moglie e i suoi due figli nel caso in cui si verifichi il peggio. “Io non ho paura. Guardo alla vita giorno per giorno”, dice Kehne, cattolico che va a Messa ogni domenica e prega “per avere la forza di affrontare qualunque cosa accada”. Noi invece preghiamo affinchè questa gente possa avere un pò di buon senso. Noi preferiamo postare un video di una delle trasmissioni più serie in assoluto del panorama scientifico che affronta il problema: superquark.

Fonti: Notizie Yahoo

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