Meteoroide nei cieli del Nord Italia: spiegazione del fenomeno

MeteoWeb
Spettacolare meteora di qualche anno fa

Nella serata di ieri i cieli del Nord Italia sono stati rischiarati da un meteoroide entrato nella nostra atmosfera, creando un effetto suggestivo osservato da numerosi testimoni. L’impressione è stata quella di una palla di fuoco che cadeva velocemente dal cielo, lasciando dietro di se una striscia di luce della durata di qualche frazione di secondo. In realtà questi giochi di luce non hanno nulla a che vedere con le stelle. Si tratta infatti di corpi rocciosi o metallici che possono variare dalle dimensioni di un granello di sabbia ad un grande sasso, che entrano nella nostra atmosfera a velocità comprese generalmente tra 11 e 73 Km/s, dove cominciano a bruciare per attrito con le molecole dei gas atmosferici, lasciando una scia bellissima di luce nel cielo che prende il nome di meteora. Sostanzialmente è il fenomeno delle stelle cadenti, che spesso osserviamo nei periodi favorevoli. In origine questo corpo viaggiava intorno al Sole, sino a quando la Terra lo ha attratto grazie alla sua attrazione gravitazionale. L’energia cinetica posseduta da questi corpi è enorme, tanto che anche un oggetto di piccole dimensioni distruggerebbe un eventuale bersaglio lungo la sua traiettoria. Quasi tutti i meteoroidi, anche quelli più grandi, tendono ad essere disintegrati completamente prima di raggiungere il suolo e per nostra fortuna al crescere della loro massa il numero diminuisce. Nel caso in cui questo non dovesse avvenire, allora parleremmo di meteorite, ossia il residuo solido recuperato al suolo. Ogni giorno sulla Terra piovono circa 3000 tonnellate di meteoroidi, che fortunatamente viste le loro dimensioni, non raggiungono il suolo. Soltanto 1 su 100 tra quelli di magnitudine molto alta infatti, riescono ad eludere la difesa della nostra atmosfera. Questi corpi rocciosi solitamente si originano da impatti tra asteroidi o da comete disgregate dal Sole. Esistono come ben sappiamo, periodi in cui il numero delle meteore visibili aumenta notevolmente e dove le tracce di luce sembrano provenire tutte da un unico punto del cielo. Si tratta dei famosi sciami meteorici, attraversati dal nostro pianeta periodicamente. Nonostante il numero di questi fenomeni diventi più alto in questi periodi, sono proprio quelli cosiddetti sporadici a creare i fenomeni più suggestivi. Il meteoroide osservato ieri sera su gran parte del Nord, con testimonianze anche dalla Svizzera, è stato proprio di tipo sporadico, ed aveva certamente dimensioni centimetriche. Gli astrofili tendono comunemente a chiamarli bolidi, ossia di luminosità apparente almeno pari a quella del pianeta Venere. La comunità scientifica però non accetta questa terminologia e non classifica le meteore in base alla loro luminosità.

Meteoroide in Olanda

Gli effetti che possono produrre questi corpi sono molteplici: in alcune circostanze sono state avvistate vere e proprie palle di fuoco per tanti secondi nel cielo. Possono assumere varie colorazioni: dal bianco al rosso, dal verde all’arancione. In alcune circostanze possono addirittura esplodere, dando vita a lampi di luce spettacolari (denominati flare) e/o cambiare colorazione, originando uno spettacolo memorabile per i fortunati osservatori. Questi fenomeni infatti non possono essere previsti. Essendo imprevedibili hanno spesso osservatori del tutto occasionali. Ci sono inoltre circostanze dove i bolidi producono anche un boato dovuto all’esplosione, simile ad un tuono lontano. Questi casi però sono davvero molto rari.  Meteore poco luminose possono essere osservate in qualsiasi notte dell’anno, a patto di essere in luoghi bui e lontani da inquinamento luminoso. Per capire cosa andremmo incontro se la nostra atmosfera non ci proteggesse da questi oggetti, basta osservare la superficie lunare, butterata da enormi crateri d’impatto. Conoscendo almeno le coordinate di 2 testimonianze, è possibile attraverso dei semplici calcoli matematici, stilare la traiettoria dell’oggetto. Si hanno casi di bolidi addirittura visibili in pieno giorno con luminosità che rivaleggia con quella del Sole! L’osservazione di grandi bolidi andrebbe sempre riferita a centri di raccolta o ai gruppi astrofili più vicini, in modo da fornire elementi preziosi per il loro studio. Abbiamo quindi appreso che nonostante qualcuno possa impaurirsi di fronte a questo spettacolo, si tratta di un bellissimo fenomeno naturale che soltanto i più fortunati riescono ad ammirare e che alle volte una vita intera non basta a non farci meravigliare.

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