Dopo le nevicate sulle Alpi dei giorni scorsi in queste ore tocca all’Appennino coprirsi di neve. Circa 1.200 km di lunghezza per le Alpi, praticamente la stessa estensione per gli Appennini. Godono però di diverse fama le due catene montuose italiane più importanti dell’Europa occidentale. Le Alpi, tetto d’Europa, godono di fama mondiale, per i quasi 5.000 metri toccati e per le bellezze inestimabile di valli e vette. L’Appennino, invece, è un pò come il figlio cadetto e vista la sua altezza, che tocca “solo” quasi i 3.000 metri non ha gli stessi destini dell’arco alpino. Oggi però vogliamo mettere in vetrina questa catena montuosa, che proprio perchè meno conosciuta, nasconde con se tante piccole bellezze e tantissime tradizioni, forse ancora più intatte delle Alpi, che in alcuni casi sono state vittime di forte cementificazione e snaturamento. L’Appenino nasce dal Colle di Cadibona in provincia di Savona e la lunga catena montuosa scende verso Sud, passando per l’Emilia, la Toscana, l’Umbria e le Marche su paesaggi da cartolina. In Abruzzo, col Gran Sasso, si toccano i 2.914 metri sul livello del mare. Altri 86 metri in più e i destini di questa montagna sarebbero stati sicuramente diversi. Qui si trova anche l’unico ghiacciaio presente sull’Appennino, il Calderone. Questa mano tesa verso il Mediterraneo prosegue il suo percorso attraversando Molise, Campania e Basilicata dove qui la storia, 150 anni fa, è zeppa di vicende legate all’unità d’Italia. Infine si scende fino alla punta estrema della Penisola arrivando ad abbracciare Tirreno e Jonio in Calabria con il gruppo montuoso dell’Aspromonte, dove ci si impenna nuovamente fino a quasi 2.000 metri. Sarebbero necessari tanti libri per raccontare le mille storie dimenticate degli Appennini dall’entroterra ligure ai borghi aspromontani dove ancora si parla il grecanico, antica lingua giunta fino a giorni nostri dalla Magna Grecia. Per comprendere quanta storia trasudi questa catena montuosa, bisogna viverla e difficilmente si resterà delusi. Questo sentimento di amore per l’Appennino lo si prova solo percorrendo i suoi sentieri solitari, dai quali spesso si vede anche il mare. Una natura rigogliosa che avvolge sempre le pendici di queste montagne, ma anche un’irruenza adolescenziale che ogni tanto ricorda che la terra è viva e che ogni tanto trema, anche in modo violento. Qualcuno potrà forse dire che il paragone con le Alpi non regge, ma più si scava nella storia degli Appennini più invece è solo un altra faccia della montagna italiana, degna anch’essa di attenzione. Tempo fa ricordo di aver sentito dire che la Calabria fosse una regione del Sud e quindi secca e piatta, probabilmente questa persona non conosceva l’Appennino Calabrese. Fu in quell’occasione che proprio su queste pagina presentammo un video sulle Montagna Calabresi. Un piccolo omaggio ad un piccolo mondo antico che tutt’altro è che piatto e secco. Con tutto rispetto per le pianure piatte e secche. Oggi vogliamo riproporvi queste immagini per ricordare che anche sulle Montagna Calabresi è inverno ed anche qui i riti millenari dei montanari si ripeteranno.
Buona visione!
…con dedica speciali a tutti coloro che pensano che la Calabria sia solo Mare….
Appennino Reggiano