Dallo scorso Ottobre è partita una nuova rilevazione meteorologica nel cuore del massiccio del Pollino, a 1777 metri s.l.m. Si tratta dell’ennesima rilevazione delle doline riguardanti il progetto Pollino, dopo le installazioni effettuate nella Piana di Masistro e a Piano Ruggio. Come ogni installazione, la prima visualizzazione dei dati è attesissima, in quanto si è in attesa di conoscere le potenzialità dell’area. Già con Masistro è stato possibile effettuare confronti tra aree carsiche simili, ma pur sempre distanti decine di Km. Attraverso questo progetto invece sarà possibile confrontare 2 doline molto vicine, seppur a quote differenti. Da una prima analisi dei dati dell’ultima decade di Ottobre, i Piani del Pollino risultano chiaramente più freddi nelle ore diurne, vista la quota più elevata. Nei primi 7 giorni di rilevazioni, si evince uno scarto medio di 1.3°C, con estremi di 2.0°C e 0.6°C. Sarà certamente raro avere temperature max inferiori alla stazione di piano Ruggio, posta a 1510 m s.l.m. Un discorso a parte meritano le minime notturne, dove le potenzialità di Piano Ruggio sembrano le più elevate dell’intero massiccio. In giornate con cielo coperto o perturbato e/o vento forte, vige la stessa regole dei valori diurni, ma in caso di cielo sereno e con calma di vento, l’inversione termica della dolina posta più basso sembra evidenziare con costanza minime più basse. La ragione di questa evidenza, dovrebbe essere data dalla profondità della sella di esondazione, capace di un accumulo maggiore di cold air pool (vedasi didattica del Progetto Pollino). In questa prima settimana di confronto, è notevole lo scarto del giorno 29, con 5.8°C, dovuto ad inversione termica marcata per Piano Ruggio, e probabile copertura del cielo o disturbi di vento ai piani del Pollino. Ricordiamo infatti, che a causa di vento sostenuto, i bassi strati vengono rimesolati e non permettono quindi il raffreddamento notturno. Molto presto i dati di confronto dei mesi di Novembre e di Dicembre.