”In coordinamento con le direzioni regionali di protezione civile di Basilicata e Calabria, con le prefetture di Potenza e Cosenza, e con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (in quanto centro di competenza in materia), il Dipartimento, come fatto per altri sciami sismici che di recente hanno interessato altre zone d’Italia, come il messinese e il forlivese, consapevole della maggiore sensibilita’ e attenzione che gli abitanti dell’area del Pollino stanno dimostrando in questo momento, ha potenziato il programma ordinario di attivita’ di informazione alla popolazione, di verifica degli edifici pubblici e dei piani comunali di protezione civile”. Lo sottolinea il Dipartimento della Protezione civile, lette le dichiarazioni del deputato Franco Laratta in riferimento allo sciame sismico in corso nel Pollino. ”In tali situazioni, infatti, non si tratta di tranquillizzare la popolazione, ma di responsabilizzarla, mettendola nella condizione di conoscere il rischio che insiste sul territorio che abita per poterlo gestire nel miglior modo possibile, sia nelle fasi di una eventuale emergenza, sia in ordinario attraverso serie politiche di prevenzione”, aggiunge. ”Per esempio, proprio per coinvolgere attivamente i cittadini, lo scorso ottobre, insieme all’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenza (Anpas), in sette piazze italiane (tra le quali Potenza e Cosenza), il Dipartimento ha promosso la campagna di sensibilizzazione e informazione ai cittadini sul rischio sismico, Terremoto-Io non rischio”, prosegue. ”Ancora piu’ recentemente, il 25 e 26 novembre, il Dipartimento – si legge nella nota della Protezione Civile – ha organizzato, con la regione Calabria, una esercitazione nazionale in cui si sono simulate le attivita’ nelle prime fasi dell’emergenza in seguito a un sisma di magnitudo 6.9 con epicentro a Vallefiorita (Cz). In particolare, il 25, molti dirigenti scolastici hanno aderito alla IX Giornata nazionale della sicurezza scolastica promossa con Cittadinanzattiva e hanno organizzato prove di evacuazione coinvolgendo migliaia di alunni”. ‘‘E’ bene ricordare che, secondo la mappa dell’Italia realizzata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’area del Pollino presenta una elevata pericolosita’ sismica. I comuni interessati dalle sequenze in corso sono classificati in zona sismica 2 – sottolinea – Si tratta di territori in cui devono essere applicate specifiche norme per le costruzioni”. ”La mappa di pericolosita’ e la classificazione sismica indicano quali sono le aree del nostro Paese interessate da un’elevata sismicita’, e quindi dove e’ piu’ probabile che si verifichi un terremoto di forte intensita’, ma non possono stabilirne il momento ne’ il luogo – spiega – Lo studio delle sequenze sismiche, come quelle in atto nell’Appennino calabro-lucano, non consente di fare ipotesi sulla possibilita’ che si verifichi o meno una scossa piu’ forte, che possa produrre seri danni e crolli”.