E’ stata avvertita dalla popolazione anche la scossa che pochi minuti dopo, alle 00:41, ha colpito il Catanese alle pendici dell’Etna, tra Giarre e Zafferana, con una magnitudo 2,1 richter a soli 6,4km di profondità. Anche in questo caso non ci sono stati danni.
Tra le altre scosse, la più forte si è verificata all’1:30 nell’Appennino Campano, tra le province di Caserta e Benevento, vicino Cusano Mutri: magnitudo 1,8 richter a 6,6km di profondità.
Per il resto si sono verificate ben 13 scosse sismiche sul Pollino tra il pomeriggio e la sera, dopo la scossa più forte di magnitudo 2,6 richter delle 15:53 di ieri, ma tutte meno intense. Queste scosse fanno parte di un più ampio sciame sismico iniziato già da settimane lungo il confine tra Basilicata e Calabria.
Altre scosse hanno interessato l’Appennino centro/settentrionale, tra Reatino, Aquilano, Marche e Umbria.
Tante scosse di terremoto lungo l’Italia, le più forti nel Lago di Garda e sull’Etna
MeteoWeb