Tempesta solare imminente, eccessivi catastrofismi: non ci saranno danni, nè blackout

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Credit: SOHO

Qualche giorno fa abbiamo parlato di un’eruzione solare in arrivo verso il nostro pianeta. Ed effettivamente un’espulsione di massa coronale dovrebbe colpire il nostro campo magnetico da un momento all’altro, anche se il suo impatto sarà più debole del previsto. Le previsioni del NOAA hanno declassato la possibilità di una tempesta geomagnetica al 20%. E mentre si è in attesa della seconda eruzione solare, la Finlandia la notte scorsa è stata interessata da un grande spettacolo della natura: le aurore boreali. Lo scatto è stato realizzato dal fotografo naturalista Keen Andy, il quale riferisce al sito spaceweather: “abbiamo guidato verso Nord per sfuggire alla copertura nuvolosa e abbiamo trovato uno sprazzo di cielo sereno. Dopo aver parcheggiato l’aurora è comparsa proprio sopra le nostre teste. Come potete immaginare l’intero gruppo era molto emozionato come mai prima d’ora. Effettivamente il gruppo proveniva dall’Australia, da Hong Kong, e da Israele, per cui hanno coronato il loro sogno”, conclude il fotografo.  Intanto, come spesso accade in questi frangenti, si è sparsa la voce di un’imminente e massiccio blackout radio per i prossimi giorni. In realtà l’espulsione è stata generata da un flare di classe M, non in grado di produrre questo genere di problemi. Le espulsioni di massa coronale, chiamate anche CME, sono costituite da enormi nubi di plasma che vengono inviate attraverso lo spazio in ogni direzione e a velocità notevoli. Quando queste nubi vanno a colpire il nostro campo magnetico possono appunto generare tempeste geomagnetiche che devastano i segnali GPS, i segnali radio e le reti elettriche. Sono anche nocive per i satelliti in orbita intorno alla Terra. Gli scienziati classificano questi brillamenti solari in tre categorie: C, M ed X, gli ultimi dei quali più potenti. I brillamenti di classe M, nonostante possano essere considerati abbastanza influenti, non hanno la capacità di eguagliare le potenti eruzioni di classe X, le quali sono le uniche a preoccupare i sistemi di comunicazioni, sistemi radio, i satelliti in orbita ed eventualmente le linee elettriche. Tutte queste eruzioni attive sono considerate normali per questo livello di attività solare. “Durante il minimo solare, c’è una media di un CME ogni cinque giorni, e durante il massimo solare, la media è di circa tre al giorno“. Catastrofismo a parte, in questi giorni le alte latitudini saranno interessate dagli entusiasmanti fenomeni delle aurore polari.

Credit: Keen Andy

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