La tempesta geomagnetica del 24 Gennaio ha prodotto alcune aurore spettacolari attorno al circolo polare artico. Passata quasi inosservata, l’aurora ha raggiunto l’Arizona. A Payson, un sistema di telecamere robotizzate gestite dall’astronomo dilettante Chris Schur, ne ha catturato la luce rivelatrice verde. “Dall’alba al tramonto, il nostro sistema automatizzato ha registrato metà porzione di cielo ogni 5 minuti”, dice Schur al sito spaceweather. “Nel rivedere tutti i fotogrammi presi durante questa notte di aurore boreali, ho scoperto che ci aveva raggiunti”. Il cielo normalmente grigio neutro, si è improvvisamente tinto di una luce verde intensa per circa 30 minuti, tornando successivamente alla normalità. Anche se può capitare di osservare qualche debolissima aurora, è raro che siano così brillanti sino a queste latitudini. Le aurore di quella notte però non erano visibili ad occhio nudo, ma ci sono voluti cinque minuti di esposizione della fotocamera per rivelare le luci deboli e lontane. Questi fenomeni sono i primi segnali di ciò che dovrebbe capitare anche a queste latitudini con l’avvicinarsi del massimo solare previsto nel 2013. La nostra stella comincia a fare sul serio.
Aurore boreali non visibili ad occhio nudo segnalate sino all’Arizona
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