Il 16 dicembre a Lötschental, a 1.200 metri di altitudine, sono cadut ben 53cm di neve in sole tre ore: un record storico per questa località posizionata in un fondovalle molto stretto tra vette altissime.
Tra il 15 e li 19 dicembre nel nord del Vallese sono caduti tra 150 e 200cm di neve; nel basso Vallese, nel centro Vallese e nell’area del passo del San Gottardo tra 100 e 150cm di neve.
Solo nel febbraio 1984 e 1990 c’erano stati accumuli simili in queste aree, ma parliamo di febbraio e non di dicembre.
Le grandi nevicate delle ultime tre settimane hanno fatto schizzare il surplus nivometrico al 200% rispetto alla media, mentre fino a inizio dicembre ci si lamentava di un’assoluta carenza di neve su tutto l’arco Alpino, anche oltre i duemila metri di quota. Oggi ai 2.500 metri di Säntis ci sono 363cm di neve, mentre il 3 dicembre non c’era un solo cm di neve e il 15 dicembre appena 120cm.
Mai, a fine dicembre, c’era stata così tanta neve in questa località negli ultimi decenni. Addirittura nel 2006, dicembre chiuse con appena 70cm di accumulo.
Tutto ciò nonostante la temperatura mensile di dicembre a basse quote ha superato la norma di 2,5 fino a 3,5 gradi al nord delle Alpi e da 1 a 2 gradi al sud. In alta montagna invece, in base alle stazioni di rilevamento di MeteoSvizzera, la temperatura è risultata più o meno normale. Mentre sul versante sudalpino sono caduti soltanto un quarto o meno dei quantitativi di acqua normali per il mese, al nord localmente si sono registrati quantitativi persino superiori al doppio della norma.
Oltre al vento, la tempesta Joachim ha anche dato avvio all’inverno. Importanti precipitazioni si sono verificate in un primo momento nel Giura, nelle Alpi occidentali e nel Vallese. In particolare nel Vallese sono cadute grandi quantità di neve: nel Lötschental il mattino del 17 dicembre si potevano misurare da 60 a 100 cm di neve fresca. Tra il 17 e il 22 dicembre forti correnti nordoccidentali hanno convogliato aria fresca e umida verso le Alpi, causando una situazione di sbarramento al nord e di favonio al sud. La carenza di precipitazioni sul versante sudalpino si è così ulteriormente accentuata, mentre su quello nord alpino in particolare tra il 20 e il 22 vi è stato un ingente accumulo di neve fresca che ha portato a un elevato pericolo di valanghe. La neve ha dapprima imbiancato anche le pianure; con l’arrivo di aria meno fredda dopo il 22, il limite delle nevicate si è però alzato e a basse quote non vi è stato nessun bianco Natale.
A valle le precipitazionisono state abbondantissime: a Berna sono caduti 136mm a fronte di una media mensile di 67mm, a Zurigo 154mm a fronte di una media mensile di 73mm, a Basilea 105mm a fronte di una media di 54mm, a Ginevra 122mm a fronte di una media di 87mm, a Sion 146mm a fronte di una media di 61mm.