L’ex portavoce della Camera dei Rappresentanti Newt Gingrich, candidato per l’elezione di Presidente degli Stati uniti, ha promesso in un discorso ad una folla di oltre 700 persone, una base lunare entro il 2020. “Entro la fine del mio secondo mandato, avremo la prima base permanente sulla luna e sarà statunitense“, ha promesso Gingrich ad una folla plaudente, e affermando che spingerebbe per sviluppare il primo sistema di propulsione spaziale che permetta agli esseri umani di viaggiare verso Marte. Il tema dell’ultima campagna di Gingrich ha toccato una corda particolare con i residenti della “Space Coast”, che stanno ancora lottando economicamente dopo i recenti tagli federali al programma spaziale. Il rivale di Gingrich, l’ex governatore del Massachusetts, Mitt Romney, ha letteralmente preso in giro l’idea di un insediamento lunare, e ha commentato affermando che la differenza in questo caso tra i due può essere definita come tra romantici e persone pratiche. Gingrich si ispira evidentemente a John F. Kennedy, che per primo parlò di portare l’uomo sulla Luna in una sessione congiunta del Congresso il 25 maggio 1961. Promessa che poi sarebbe stata mantenuta. “John F. Kennedy è stato grandioso“, ha detto Gingrich. “Accetto che si dica che io sono grandioso e che gli americani sono istintivamente grandiosi“, ha concluso. Una presa di posizione intelligente per far sognare gli americani e guadagnare il potere, o la semplice verità? Sicuramente per un popolo ambizioso come quello degli Stati Uniti, questa promessa potrebbe essere determinante.
Gingrich: in caso di elezione, entro il 2020 la prima base lunare
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