Una serie di crepe apparse nel terreno hanno costretto alcuni abitanti ad abbandonare alcune case nell’area di Mixco, un comune del Guatemala. A riferirlo è il bilancio preliminare delle valutazioni da parte del coordinatore nazionale per la riduzione dei disastri (Conrad), nella persona di David de Leon, portavoce di questa istituzione. Alejandro Maldonado, segretario esecutivo del Conrad, ieri ha visitato la zona e ha tenuto informati gli abitanti degli studi che sono stati svolti, ritenendo che non vi è alcun rischio immediato e non vi è alcuna necessità di un’evacuazione imminente. Maldonado raccomanda di non usare la chiesa evangelica che è in quella stessa area, che ha una capacità di 5.000 persone, mentre continuano i loro studi. Nei pressi della zona interessata sono state allestite delle strutture qualora qualche famiglia voglia evacuare le loro case in modo precauzionale. Ha aggiunto inoltre che le valutazioni continuano a determinare la vera causa del processo di slittamento e a determinare le azioni da attuare. Nella zona è stato installato un sismografo e un estensimetro per determinare il tipo di vibrazione che interessa l’area e misurare le oscillazioni del suolo. L’estensimetro è uno strumento di misura utilizzato per rilevare piccole deformazioni dimensionali di un corpo sottoposto a sollecitazioni meccaniche o termiche. La crepa apparsa nella terza settimana dello scorso mese di Dicembre si è diffusa nelle colonie di Los Olivos, Buena Vista, allegato Los Olivos, Los Magueyes e Assunta in Mixco, ai piedi della cordigliera delle Ande. A causa del fenomeno almeno sei famiglie hanno lasciato le loro abitazioni, in quanto in alcuni casi si è verificata una deformazione del suolo di ben 35 centimetri.
Guatemala, lunghe crepe si aprono nella terra
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