Il meraviglioso clima del Giappone, un Paese straordinario
In queste ore che Giappone è colpito da un’intensa ondata di freddo Siberiano, è bene approfondire il clima del Paese del Sol Levante in modo da conoscerne ogni segreto. Si tratta, infatti, di un Paese molto interessante e attraente dal punto di vista turistico, per le sue grandissime ricchezze storiche, artistiche e culturali, oltre che per le straordinarie bellezze ambientali, naturalistiche e anche climatiche.
Con oltre 127 milioni di abitanti, il Giappone è il decimo Paese più popoloso del mondo nonostante si estenda su una superficie di “appena” 377.835 km², di poco superiore a quella dell’Italia.
La capitale, Tokyo, è la più grande area metropolitana del mondo con circa 30 milioni di abitanti.
Il Giappone è formato da un insieme di isole dell’Asia Orientale che si trova nell’oceano del Pacifico, a levante di Cina, Russia e Coree.
Le isole che compongono il Paese sono, in tutto, 6.852 anche se le principali sono quattro: Honsho, Hokkaido, Kyosho e Shikoku, che occupano il 97% della superficie dell’intero Giappone. Molte isole sono montagne, alcune di origine vulcanica. Nell’arcipelago, da nord a sud ci sono moltissimi vulcani come il Monte Fuji, che con i suoi 3.776 metri di altitudine è la vetta più alta del Paese.
Il nome “Giappone”, etimologicamente, richiama proprio la sua posizione geografica in quanto i caratteri che lo compongono significano “origine del sole”, ed è questo il motivo per cui si parla del Giappone come “Paese del Sol levante”.
Il clima del Giappone è molto interessante; mediamente possiamo considerarlo di tipo temperato ma le temperature variano molto da nord a sud vista la notevole estensione longitudinale del Paese, dove, in media, piove molto e fa anche decisamente freddo nei mesi invernali, con abbondanti nevicate specie nei settori più settentrionali.
La temperatura media annua varia tra i +5°C di Nemuro, nella zona più settentrionale dell’isola di Hokkaid?, ai +16°C di Okinawa, nella zona più meridionale del Paese.
La stagione estiva è breve e mite, mentre gli inverni sono particolarmente rigidi e lunghi specie nelle isole più settentrionali e in modo particolare a Hokkaid? e nelle zone settentrionali di Honsh? (l’isola principale e centrale del Paese, dove sorge anche la capitale) dove il freddo è dovuto ai forti venti nord/occidentali che soffiano direttamente dalla Siberia, e dalla gelida corrente marina fredda detta corrente di Ochotsk (o Oyashio), che interessa il mare del Giappone. In queste aree sono frequenti abbondanti nevicate che arrivano a seppellire letteralmente molte zone fin a bassissima quota, tanto che in quest’area ci sono i record mondiali di accumuli e precipitazioni nevose. Il clima è simile anche lungo le coste occidentali del Paese, dove ci si affaccia sul Mar del Giappone. Su questo litorale, il caldo è limitato all’occasionale fohn, vento orientale di caduta, comunque molto raro.
Proprio nell’isola di Hokkaido, e precisamente nella città di Sapporo, ha luogo ogni anno il “Festival della Neve”.
Il “Sapporo Snow Festival” è un grandissimo evento dedicato interamente alla neve che attira, ogni inverno, migliaia di turisti e appassionati da tutto il mondo. Viene organizzato ogni anno a febbraio e dura sette giorni. La presenza media di turisti in questa settimana è di circa due milioni di persone, che arrivano a Sapporo per vedere centinaia di stupende sculture di neve e statue di ghiaccio allineate nel Parco Odori, nei campi a Satoland e nella strada principale a Susukino.
Queste statue e sculture (grandi e piccole) trasformano Sapporo in una terra incantata fatta di neve e ghiaccio che sembra cristallo.
Il Festival della Neve nacque nel 1950, quando gli studenti della scuola superiore locale costruirono sei statue di neve nel Parco Odori. Ma solo da pochi anni il Festival è diventato un grande evento internazionale, e di preciso dal 1995 quando la Protezione Civile Giapponese costruì la prima scultura di neve di proporzioni massicce. Ovviamente durante la settimana del Festival della Neve sono tantissimi i divertimenti e gli intrattenimenti, dal parco giochi (ovviamente tutto nevoso) al campionato di battaglie con le palle di neve…
Ma torniamo al clima del Giappone, spostandoci dove fa meno freddo. Nel sud e nell’est del Honsh? le temperature invernali sono notevolmente miti grazie all’influenza della corrente calda detta Kuroshio (o Corrente del Giappone). Nello Shikoku, nel Kyosho e nel Honsho meridionale invece le estati sono un pò più calde e umide, quasi subtropicali, e gli inverni sono miti, con nevicate molto più scarse.
In tutto il Giappone i monsoni, provenienti da sud-est, contribuiscono in estate all’aumento del tasso di umidità e alle piogge abbondanti. Le precipitazioni variano dai circa 1015mm annui nell’isola di Hokkaido, la meno piovosa, ai 3000mm abbondanti sulle montagne del l’Honsh? centrale e del Shikoku. Da giugno a ottobre il paese è interessato da violenti cicloni tropicali, chiamati tifoni, che possono causare gravi danni, soprattutto alle imbarcazioni.
Nel Giappone ci sono svariati microclimi, come quelli del Seto Naikai, la zona marina tra Honsho, Shikoku e Kyosho che viene riparata dai venti grazie alla presenza dei monti Chogoku e Shikoku: qui il clima particolarmente mite e poco piovoso.
Le isole sud/occidentali del Paese sono caratterizzate da un clima subtropicale con inverni caldi e estati torride. Le precipitazioni sono abbondanti e sovente si abbattono tifoni.
Tokyo, la capitale, ha un clima piovoso, freddo d’inverno e caldo d’estate. La media pluviometrica annua è di oltre 1.500mm, e i mesi più piovosi sono quelli estivi, tra maggio e ottobre, anche se piove bene anche negli altri mesi. I più piovosi in assoluto sono settembre e ottobre. I mesi più freddi sono gennaio e febbraio, quando la media delle temperature minime è sottozero e quella delle massime non raggiunge i +10°C, mentre i mesi più caldi sono luglio e agosto quando la media delle minime oscilla tra +22 e +23°C e quella delle massime arriva a superare i +30°C.
A Tokyo, insomma, c’è di tutto: gran caldo, gran freddo, grandi piogge … dal punto di vista climatico, non manca nulla soprattutto per chi è appassionato di meteorologia e ama i fenomeni estremi dell’atmosfera.
A proposito di fenomeni estremi … il territorio del Giappone è tra i più sismici del mondo: secondo una recente statistica, infatti, nel Paese del Sol levante si verificano quotidianamente più di tre movimenti sismici. La costa orientale è spesso colpita da terremoti che interessano una zona molto estesa, solitamente accompagnati da forti tsunami. Questi sismi sono legati agli assestamenti della crosta terrestre in prossimità della massa continentale asiatica, dove si ha un fenomeno di subduzione, di sprofondamento del fondo oceanico (e difatti in vicinanza delle isole giapponesi si trovano alcuni dei più profondi abissi oceanici, come il Vitjaz, dove si scende fino a 11.032 metri di profondità), con parallelo sollevamento del bordo continentale, dal quale sarebbe sorto l’arcipelago nipponico con le sue montagne e i suoi vulcani.
L’instabilità che caratterizza le isole del Giappone del resto si verifica tutt’intorno all’oceano Pacifico, per cui si parla di “anello di fuoco”, di cui l’arcipelago sarebbe una delle sezioni più attive.
Dopotutto non bisogna avere molta paura di questi fenomeni: le avanzate tecnologie del Giappone sono all’avanguardia internazionale nel settore della prevenzione sismica, e sono ormai pochissime le zone del Paese – solo quelle più povere e poco abitate – in cui le costruzioni non avvengono rispettando i più rigidi criteri antisismici. Negli ultimi anni, i più violenti terremoti che hanno colpito il Giappone non hanno provocato vittime nè danni particolarmente rilevanti.
In Giappone, proprio grazie alla varietà del clima e del territorio, è presente una vastissima gamma di tipi di vegetazione che passa dalla cosiddetta sub artica a quella tropicale. Il 70% del territorio è ricoperto da foreste: solo in Finlandia, tra i Paesi del mondo, c’è più verde che nel Giappone. Nelle zone di media montagna e in quelle costiere si trovano foreste temperate, mentre nelle zone montuose sono situate le foreste boreali di conifere. Tra i 400 e i 1500 metri di quota si trova spesso la brughiera giapponese (Hara): un insieme di conifere.
Grazie alla temperatura calda e umida dell’estate e alle abbondanti precipitazioni, il Giappone ha infatti una flora varia e rigogliosa che conta più di 4500 specie di piante. Fra le piante fiorite va menzionato innanzitutto il ciliegio, che fiorisce a inizio primavera: è il fiore nazionale e costituisce un motivo ricorrente nell’arte e nella cultura giapponese. Nel mese di aprile, le colline si ricoprono dei colori delle camelie e delle azalee e, all’inizio di maggio, delle peonie, uno dei fiori più coltivati. Il loto è in fiore in agosto, mentre in novembre uno dei più famosi festival floreali giapponesi celebra il crisantemo, fiore che rappresenta l’emblema della famiglia imperiale.
Tra gli alberi predominano le conifere, come abbiamo già visto. Tra queste, è molto diffuso il cedro giapponese, detto sugi, che può raggiungere i 46 m d’altezza, il larice e diverse varietà di abete. Nel Kyosho, nel Shikoku e nel Honsho meridionale si trovano alberi come il bambù, l’albero della canfora e il fico d’India; la pianta del tè e della cera vegetale sono coltivate nella zona centrale del Honshu e in tutta l’area meridionale del paese. Nel Honsh? centrale e settentrionale crescono alberi tipici della zona temperata, come il faggio, il salice, il castagno, oltre a diverse conifere; vi è diffusa inoltre una coltura estensiva della pianta della lacca e del gelso; molto comuni sono anche il cipresso, il tasso, l’agrifoglio e il mirto. La vegetazione dell’isola di Hokkaid? è di tipo subartico, più o meno simile a quella della Siberia meridionale, con una diffusa presenza di abeti e larici; ma nelle zone più temperate si trovano l’ontano, il pioppo e il faggio. In Giappone è praticata una forma pressoché unica di giardinaggio decorativo, con la riproduzione stilizzata e in scala ridotta di paesaggi naturali. Vengono inoltre coltivati alberi nani, i bonsai, che grazie a un’abile e continua potatura, non superano i 30 cm d’altezza.
Rispetto a questa straordinaria varietà floreale, la fauna giapponese è decisamente più scarsa. Nel Paese abitano diverse specie di mammiferi (tra cui l’endemico roditore Apodemus speciosus), molte specie di uccelli e una nutrita varietà di rettili, anfibi (fra cui è particolare la salamandra gigante del Giappone, che può raggiungere il metro e mezzo di lunghezza) e pesci. Non mancano neppure i primati, tra cui le scimmie, rappresentate dalla famiglia dei cercopitecidi, che popolano le isole di Honsh? e Shikoku, e una specie di macaco, anche se non è certo la fauna l’elemento naturalistico maggiormente tipico del Paese.
Vista e considerata la particolare conformazione stretta e allungata delle isole giapponesi, in questo territorio non possono esistere grandi bacini idrografici e i fiumi sono quindi brevi. Si tratta, inoltre, in prevalenza di torrenti rigonfi durante il disgelo primaverile o le piogge estive, ma modesti corsi d’acqua durante la stagione asciutta, quella invernale.
Il fiume più lungo è lo Shinano, nell’isola di Honsho, con un corso di circa 370 km; sull’isola altri fiumi importanti sono il Tone, il Kitakami, il Tenryu e il Mogami. Tra i principali fiumi di Hokkaid? vi sono l’Ishikari, secondo fiume giapponese per estensione del bacino, oltre al Teshio e al Tokachi. Lo Yoshino è il maggiore fiume di Shikoku. Numerosi sono i laghi, alcuni formati da sbarramenti delle valli fluviali; in gran parte sono situati in montagna, dove spesso sono diventati luoghi di soggiorno estivi. Il principale è il lago Biwa, nell’isola di Honshu, che ha una superficie di 670 km².
I mesi consigliati per visitare il Giappone sono quelli primaverili, tra marzo e maggio: le temperature sono piacevoli e non piove moltissimo. D’inverno piove di meno, ma fa molto freddo specie nelle ore notturne. D’estate piove molto di più e fa tanto, tanto caldo. Il rischio di avere a che fare con i violenti Tifoni provenienti dal Pacifico è alto tra l’estate e l’autunno, da giugno a ottobre.
In valigia vi consigliamo di portare un po’ di tutto, tali sono gli sbalzi termici tra giorno e notte e tra le varie isole dell’arcipelago Giapponese. Immaginiamo che una volta programmato un viaggio in un Paese così affascinante ma lontano dall’Italia e dal Mediterraneo, vorrete osservarlo un pò tutto da nord a sud e da est a ovest, e vi assicuriamo che percorrendo il Giappone in lungo e in largo potrete avere modo – in qualsiasi periodo dell’anno – di avere le più svariate condizioni atmosferiche e le più differenti temperature.